GENOVA – Partita a dir poco pirotecnica a Marassi. Sampdoria e Roma hanno dato vita ad una gara che non ha risparmiato emozioni.
Giampaolo può essere soddisfatto circa il cuore messo in campo dai propri giocatori. Ma anche le soluzioni tattiche del mister blucerchiato non sono state da meno per caratterizzare l’andamento della sfida.
La Samp è scesa in campo con le migliori soluzioni di cui disponeva per equilibrare le fasce. Quella delle corsie esterne è un problema annoso per i blucerchiati. Solitamente si schierano con un centrocampo a rombo piuttosto chiuso. Questa disposizione copre in modo perfetto la fascia centrale ed è micidiale se si tiene alta la difesa. Allo stesso tempo però, offre il fianco alle impostazioni avversarie sulle corsie esterne.
L’ideale sarebbe quella di avere uomini di fascia molto bravi sia in fase di impostazione che si copertura e che allo stesso tempo sappiano sincronizzarsi coi centrali per opporre la tattica del fuorigioco. Tutte caratteristiche che necessitano di giocatori con peculiarità molto selezionate e che abbiano nello stesso tempo la possibilità di integrarsi fortemente nel gioco di reparto.
A causa di infortuni, la Samp non ha potuto disporre dei titolari. Ieri si è presentata con Bereszynski sulla destra. Un prifilo assolutamente consono al progetto, ma arrivato a Genova da soli 15 giorni. Sulla sinistra, Regini, seppur fuori ruolo, è stato preferito a Pavlovic, rientrato da sole due settimane da un lungo infortunio.
La Roma da parte sua ha individuato in Bruno Peres ed Emerson i due grimaldelli per forzare sulle corsie la cassaforte blucerchiata.
I giallorossi sono passati presto in vantaggio, ma quello che ha colpito è stata la reazione della Samp, che grazie ad un centrocampo dinamico in cui la linea formata da Barreto, Torreira e Praet ha tenuto costantemente in affanno De Rossi e Strootman, a cui Nainggolan e Perotti non hanno dato sufficientemente apporto essendo impegfnati tra le linee.
È stata quindi determinante uno degli inserimenti di Praet, che ha ristabilito la parità.
Nella seconda frazione la Roma ha approfittato dell’azzeramento delle strategie per riportarsi in vantaggio. Ma a quel punto Giampaolo ha scombussolato le carte giocandosi il tridente offensivo. Inserendo Schick in sostituzione di Bruno Fernandes, il tecnico sampdoriano ha rinunciato al gioco tra le linee puntando decisamente al centro, creando una condizione di vantaggio numerico sulla trequarti avversaria.
In due minuti la Samp ha rovesciato le sorti della partita, condizionando le due successive sostituzioni di Spalletti in chiave esclusivamente offensiva.
A quel punto è bastato ai padroni di casa riequilibrare la squadra inserendo Djuricic al posto di Muriel per portare a termine vittoriosamente la sfida.
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