Analisi tattica di Sampdoria-Sassuolo

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Analisi tattica di Sampdoria-SassuoloGENOVA – Una partita che il Sassuolo ha dato l’impressione di iniziare col piglio giusto, quella che ha fatto da introduzione al ricco menù pomeridiano della 13.a giornata a Marassi.

Pur non imponendo il proprio gioco i neroverdi hanno sorpreso una Sampdoria molto concentrata e volitiva con un pressing alto e asfissiante che ha reso difficile ai blucerchiati l’impostazione del gioco a partire dalla difesa.

Il reparto difensivo doriano, che ha nel DNA l’impostazione da parte di Silvestre, si è trovato subito in inferiorità numerica quando si trattata di abbozzare un’azione, aggredito da ben 5 giocatori del Sassuolo che hanno impedito ai 4 della difesa di dialogare per tutta la prima parte della gara.

Questo atteggiamento non ha impedito ai padroni di casa di scavalcare la diga emiliana, e di rendersi pericolosa in più di un’occasione, ma ha sicuramente consentito al Sassuolo di tenere distanti tra loro i reparti genovesi.

Le mosse di Giampaolo nella ripresa

Nel secondo tempo per prevenire queste mosse Giampaolo si è ricordato della mossa vincente contro la Fiorentina, ottenuta attraverso l’avanzamento di Sala, ma questa volta le scarse condizioni di forma dell’ex-Verona hanno consentito una percussione sulla sinistra e il servizio a Ricci che ha insaccato anche grazie ad un colpevole ritardo di Regini in marcatura.

In questa partita il motivo risolutore è stata un’ulteriore mossa di Giampaolo il quale ha sostituito il pur utile Barreto con Dennis Praet. Il belga ha determinato l’immediato avanzamento del baricentro doriano, in maniera così repentina da propiziare sulle prime il secondo gol emiliano.

La chiave tattica della partita

Assestate le posizioni, però, l’ingresso di Praet è risultato fondamentale per soffocare il reparto arretrato del Sassuolo che da quel momento ha perso ogni riferimento ed ha subito 3 reti in rapida successione senza poter in alcun modo reagire se non con un’unica ripartenza a tempo ormai scaduto dopo un ulteriore attacco da parte dei padroni di casa.

Marassi è stato quindi il terreno di gioco di una sfida che Dei Francesco ha dimostrato di aver interpretato bene in chiave preventiva, ma che Giampaolo ha poi risolto a suo favore ragionando sulle conseguenze dei tentativi di blocco avversari.