SASSUOLO – La sconfitta casalinga di sabato ha lasciato l’amaro in bocca ai neroverdi. Passati in vantaggio, ma incapaci di gestire una partita che si era messa bene. Contro una Lazio non certo al suo massimo livello. Di Francesco era visibilmente arrabbiato a fine gara, e chiede quindi una prestazione diversa nel prossimo turno. Non certo una passeggiata. L’Atalanta di questa stagione è un osso duro per tutti. Un po’ come il Sassuolo dello scorso anno. Quello che raggiunse l’Europa League. Quello che Di Francesco ha cercato e rincorso quest’anno, senza successo.
Berardi ritrovato
Le note positive in casa Sassuolo è il ritorno al gol di Berardi, in astinenza prolungata. Etichettato come una promessa, non hai mai dato continuità alle sue prestazioni. Ma la società ha sempre puntato su di lui e gli ha fatto sentire la fiducia, anche in vista di una futura cospicua monetizzazione. 8 giornate alla fine; 8 partite per dimostrare di essere tornato il Berardi dei giorni migliori. Capace di spaccare le partite, e portare i suoi in Europa. Quest’anno non c’è una Europa da raggiungere. Neanche la salvezza. Ma in ballo c’è solo l’orgoglio. Quello di dimostrare ai più che si sbagliano. Che Berardi non è una testa calda, ma un campione.
Linea verde
La partita di sabato metterà in vetrina tanti giovani talenti. Di Francesco, al pari del suo omologo, è stato capace di lanciare tanti ragazzi della primavera. I vari Pellegrini, Mazzitelli, Dell’Orco, hanno di sicuro reso la stagione del Sassuolo meno amara. Hanno dimostrato di poterci stare nella massima serie e di poter dire la loro in una società ambiziosa come il Sassuolo del patron Squinzi. Assisteremo quindi alla sfida tra due progetti. Due progetti ambiziosi. Che puntano tutto sulla qualità dei giovani italiani. Vedremo chi la spunterà. Ma siamo sicuri che alla fine a vincere sarà il calcio italiano. Gioielli che tra qualche anno torneranno buoni per la nazionale maggiore.