Domani sera alle ore 18 andrà in scena il match tra Roma e Sassuolo, con i giallorossi che avranno l’occasione di salire a quota 34 punti come la scorsa stagione dopo 14 giornate, con la differenza dell’impegno in più della Champions League. L’ottima prestazione di domenica scorsa contro l’Inter ha ridato entusiasmo alla squadra di Garcia, apparsa un po’ opaca nelle ultime uscite. Dall’altra parte, il Sassuolo di Di Francesco è in uno straordinario stato di forma: infatti, i neroverdi non perdono in campionato dallo scorso 5 ottobre, quando la Lazio, proprio all’Olimpico, s’impose per 3-2. Dopo quel match, il Sassuolo ha ottenuto ben sette risultati utili consecutivi, l’ultimo dei quali la vittoria per 2-1 sull’Hellas Verona. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it vuole analizzare ogni volta un personaggio diverso, legato per qualche motivo al match che si disputerà: oggi abbiamo scelto Eusebio Di Francesco.
Eusebio Di Francesco nasce a Pescara l’8 settembre 1969 e si affaccia al calcio con l’Empoli, club con il quale esordirà in Serie A nella stagione 1987/88, in quella che rimarrà l’unica presenza nella massima serie con la squadra toscana, date le due retrocessioni consecutive (in B ed in C1) subite con la maglia azzurra. Nell’estate del ’91 si trasferisce alla Lucchese disputando buoni campionati di B che gli valgono l’acquisto del Piacenza nel 1995. Con gli emiliani inizia a calcare frequentemente i campi di A, ottenendo nelle sue prime due stagioni in maglia biancorossa altrettante salvezze.
La svolta della sua carriera da calciatore avviene nell’estate del ’97, con la Roma di Zeman che decide di puntare su di lui. Con i capitolini, il centrocampista pescarese raggiunge i suoi massimi risultati sportivi, arrivando a segnare addirittura 8 gol nella stagione 1998/99 (record personale assoluto) e vincendo lo scudetto con Capello nel 2000/01, nel suo ultimo campionato con la Roma. Inoltre, durante la sua permanenza nella Capitale, Di Francesco esordisce sia in Europa, disputando alcuni match dell’allora Coppa Uefa, che con la Nazionale italiana, con la quale conseguirà 12 presenze (tra il 1998 ed il 2000) condite da un gol, proprio all’Olimpico, il 16 dicembre 1998, in occasione di un match commemorativo dei 100 anni della FIGC (Italia-All Stars 6-2).
Al termine della sua avventura in maglia giallorossa, Di Francesco torna al Piacenza, dove contribuisce nuovamente a due salvezze consecutive grazie anche alle sue 12 reti. Nel 2003/04 si trasferisce all’Ancona e, la stagione successiva, terminerà la sua esperienza da calciatore con 35 presenze ed un gol con la maglia del Perugia.
Il 29 luglio 2005 ritorna alla Roma nel ruolo di team manager, che ricoprirà sino al 31 luglio 2006. Dopo esser stato fermo un anno, il 1° agosto 2007 diventa direttore sportivo della Val di Sangro sino al successivo 15 dicembre, giorno dell’esonero del mister Danilo Pierini.
La sua prima esperienza da allenatore risale al 23 giugno 2008, quando assume la guida del Lanciano, venendo esonerato il 27 gennaio 2009. Dopo essere tornato nella sua città natale, cioè Pescara, e aver assunto il ruolo di direttore tecnico del club, il 12 gennaio 2010 gli viene offerta la panchina del club abruzzese, con la quale a fine stagione otterrà la promozione in Serie B ed un successivo 13° posto nella serie cadetta. Il 24 giugno 2011 il Lecce gli offre l’opportunità di allenare per la prima volta nella massima serie ma, dopo soli 8 punti conquistati in 13 partite, viene sollevato dall’incarico il 4 dicembre.
Di Francesco decide allora di rilanciarsi in Serie B ed il 9 giugno 2012 diventa allenatore del Sassuolo, club con il quale otterrà uno storico primo posto con conseguente promozione in Serie A il 18 maggio 2013, dopo aver battuto 1-0 il Livorno. L’anno seguente, il patron Squinzi decide dapprima di esonerarlo il 28 gennaio 2014 al termine di un 3-1 subìto proprio contro lo stesso Livorno ma, con l’inutile avvento di Malesani (5 partite e 5 ko per l’ex tecnico di Parma e Siena), torna nuovamente sulla panchina emiliana, riuscendo a fine campionato ad ottenere la salvezza addirittura con una giornata di anticipo.
La sfida di domani sera, nonostante sulla carta sembra avere un risultato scontato, deve essere assolutamente presa con le molle dagli uomini di Garcia, memori del match della scorsa stagione, quando Berardi a tempo scaduto siglò il gol dell’incredibile 1-1, che gelò i tifosi dell’Olimpico e costrinse la Roma a subire contemporaneamente il primo stop casalingo ed il primo gol tra le mura casalinghe.
Identikit: Eusebio Di Francesco
Presenze in A: 275 (101 con la Roma)
Reti in A: 32 (14 con la Roma)
Palmarès (da calciatore): 1 Campionato italiano (Roma, 2000/2001).
Palmarès (da allenatore): 1 Campionato di Serie B (Sassuolo, 2012/2013).
[Marco Rossi Mercanti – Fonte: www.vocegiallorossa.it]