C’è grande attesa ed entusiasmo a Reggio Emilia per l’arrivo del Milan, sono in oltre 24.000 gli spettatori accorsi al Mapei Stadium per questa partita di grande importanza per entrambe. Tanti i fan e i giornalisti giapponesi accorsi in Italia per ammirare il loro idolo Honda, ma Allegri pensa bene di lasciare in panchina entrambi i nuovi arrivi (Rami ed Honda appunto) e dà ancora fiducia a Zapata e Bonera come centrali, Cristante ha una nuova possibilità da titolare, mentre Robinho è preferito a Matri. Sassuolo in grosse difficoltà, reduce da ben 4 sconfitte di fila senza essere mai essere riuscito ad andare a segno. Si comincia con visibilità scarsa causa una nebbia fastidiosa ma fortunatamente non così fitta.
Primo tempo. Parte meglio il Sassuolo che si fa vedere due volte dalle parti di Abbiati con due conclusioni di Berardi, la prima su punizione, ma il portiere rossonero non deve faticare più di tanto a disinnescare il pericolo. Al 9′, al primo vero affondo, il Milan passa in vantaggio, Cristante recupera, con l’aiuto di De Jong, una sfera ai limiti dell’area, pronto l’assist per Robinho che controlla, entra in area e batte in diagonale Pegolo. Gli emiliani accusano il colpo e al 13′ si rende protagonista ancora Cristante che recupera palla ai 20 metri, penetra in area e, quasi dal fondo, centra per l’accorrente Balotelli che, di piatto, incrocia trovando l’angolo opposto rispetto a quello di battuta, 2-0 e settimo sigillo in campionato per Super Mario. Partita in ghiaccio? neanche per sogno! Qui comincia invece la partita del Sassuolo, che, al 15′, dimezza lo svantaggio, palla in profondità per Berardi, che parte ai limiti dell’off side, dietro la disattenta linea rossonera, il laterale calabrese controlla, si allarga, e, da posizione decentrata, incrocia trafiggendo Abbiati. Il Milan, come spesso gli capita in queste circostanze, sparisce dal campo, i reparti si scollano, nessuno fa da collante ed il Sassuolo sale in cattedra alzando i giri del motore e giocando a velocità insostenibili per i rossoneri. Al 26′ sbaglia Bonera ai 30 metri, si avventa sulla sfera Berardi che entra in area, si vede la prima conclusione contrata dallo stesso Bonera in recupero, ma poi calcia nuovamente in girata, il tiro non pare irresistibile, ma Abbiati non ci arriva, 2-2 e tutto da rifare. Pochi istanti appena e Abbiati deve volare a respingere una punizione a giro di Zaza, i neroverdi sono padroni del campo, i meneghini annaspano incapaci di proporre gioco e di difendere. Balotelli si strattona con Antei e si becca un giallo, poco dopo è Antei a subire la stessa sorte. Al 40′, gran palla a giro dalla fascia di Longhi che pesca Berardi tutto solo in area, dopo che Emanuelson se lo è perso, la conclusione ravvicinate dell’avanti neroverde non dà scampo ad Abbiati, 3-2 e rimonta completa grazie alla tripletta di Berardi arrivato a quota 10 in campionato.
Secondo tempo. Non sono passati neppure 2 minuti nella ripresa che, alla prima ripartenza, la sfera arriva in area a Kurtic pronoto a passare indietro per l’accorrente Berardi il quale calcia di prima intenzione, Bonera ci mette la scarpa facendo impennare la sfera che finisce alle spalle di Abbiati 4-2 e notte fonda per i rossoneri, che, pochi istanti dopo, rischiano il tracollo quando Zaza calcia appena alto da pochi passi. Al 10′ doppio cambio per Allegri, fuori Nocerino e Cristante, dentro Montolivo e Pazzini. Le cose non paiono cambiare, la manovra degli ospiti è confusa ed asfittica, mente in contropiede il Sassuolo non perde occasione per pungere. Ci prova Balotelli con un’azione personale chiusa da un tiro a giro che si perde a lato. Al 20′ fuori Robinho e dentro Honda che fa il suo esordio nel campionato italiano. Una bella iniziativa di De Sciglio regala la palla buona a Kakà la cui conclusione è però alzata oltre la traversa dalla deviazione di un difensore. Si mette in luce Honda che non riesce però a chiudere verso la porta, ora il Milan è più aggressivo e deciso, calcia dal limite Montolivo, respinge Pegolo, sugli sviluppi dell’azione Honda colpisce di testa, Pazzini ci mette il corpo ma la palla va fuori d’un soffio. Al 33′ standing ovation per Berardi che lascia il campo, sostituito da Schelotto, scroscianti e convinti gli applausi per l’autore dei 4 gol, intanto a Vinovo gongolano per l’abile mossa dell’estate scorsa quando si sono assicurati la comproprietà del fenomeno calabrese, un 1994! Al 38′ Honda dal limite dell’area colpisce il palo interno a portiere battuto, sulla respinta Kakà serve Pazzini sotto misura, la sua conclusione è pronta, ma Pegolo respinge con un mezzo miracolo, esce subito dopo Zaza, sostituito da Floro Flores. Al 40′, sull’ennesima percussione dei rossoneri, Montolivo scarica un gran tiro dai 20 metri che supera la mano invano protesa di Pegolo e si insacca vicino al palo opposto, 4-3 e partita riaperta. Passa un minuto e De Sciglio crossa dalla fascia destra, Pazzini va all’impatto volante ma la sua deviazione termina alta, esce Kurtic ed entra Marzorati. Incredibile quello che accade un attimo dopo quando Balotelli di testa obbliga Pegolo ad un mezzo miracolo, Pazzini va a colpire di testa da due passi, la sfera beffarda si schianta sotto la traversa e ritorna in campo. Il forcing finale del Milan è tardivo e generoso, la difesa del Sassuolo eroica e quasi disperata, ma il tempo passa implacabile, veloce per gli ospiti, lento per i neroverdi.
Finisce così con la vittoria rocambolesca del Sassuolo, capace di tornare a galla dopo il subitaneo 0-2 e, poi, di resistere al disperato e generoso ritorno dei rossoneri; grazie ai 4 gol di Berardi e a 60 minuti di gioco veloce ed efficace gli emiliani tornano al successo e finiscono l’andata salvi… Che dire invece del Milan? nulla di nuovo e tutto già visto, partenza sprint e 2-0 , poi un inspiegabile ed inaccettabile black out, che una squadra del tasso tecnico dei rossoneri non può davvero permettersi. Tardivo e sfortunato il finale in cui due legni hanno impedito la rimonta parsa prima impossibile e poi a portata di mano. Il Milan finisce l’andata con una nuova debacle che va a marchiare con i crismi del fallimento una stagione tutta da dimenticare fin qua, manca tutto, non i mezzi tecnici per carità, ma la determinazione e la consapevolezza dei propri mezzi sì, la squadra è fragile psicologicamente, pronta ad abbandonarsi all’inevitabile quando le cose iniziano a mettersi male. Si andrà avanti con Allegri, immaginiamo, ma fare un passo avanti e subito dopo due indietro non sta bene più a nessuno….
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]