Scaloni rifiuta l’Argentina e si conferma alla Lazio

Roma – Ha appena detto di non voler lasciare la Lazio, è in attesa del suo primogenito ed ha ritrovato la spinta per proporsi a grandi livelli dimostrando di essere un uomo di esperienza e sostanza. Lionel Scaloni ha terminato la stagione biancoceleste con 14 presenze, due in coppa Italia e ben dodici in campionato. Dopo due stagioni difficili, l’ultima di Delio Rossi e quella nefasta con Ballardini, ha ritrovato il feeling giusto con Edy Reja, che spesso in campionato lo ha adoperato come vice Radu. L’ostacolo più grande è stato superare l’infortunio al tendine del ginocchio di un anno e mezzo fa: “Ringrazio Dio per essere tornato a giocare – ha detto Scaloni ad Olè internacional fùtbol – sono andato ad operarmi in Finlandia ed ancora oggi sto cercando la migliore condizione. Vorrei tornare ai miei livelli prima di smettere di giocare, anche se quest’anno ho fatto bene e con me in campo la Lazio ha perso solamente una volta”. Leo ha la grande capacità di essere duttile, lui che in Argentina cominciò da attaccante, oggi può occupare tutti i ruoli della difesa, a destra, a sinistra, persino al centro della difesa.

“Vi faccio una sorpresa, resterò anche il prossimo anno” aveva detto in settimana ai tifosi assiepati fuori dai cancelli di Formello, con il presidente laziale c’è sempre stato un buon rapporto, schietto e sincero. “Sicuramente resto dove sto – ha proseguito ad Olè – la dirigenza è contenta e mi resta un altro anno di contratto”. Lotito lo ha confermato, la sua esperienza potrà tornare utile anche nella prossima stagione. Le sue ultime prestazioni avevano messo in moto l’Estudiantes, che Leo però ha prontamente rifiutato: “Sulle mie tracce c’erano Newell’s ed Estudiantes, ma voglio continuare dove sono” ha ribadito convinto Leo, che non ha procuratori e si gestisce da solo. Tra poco partirà per le vacanze a Rosario, la sua città natale: “La migliore del mondo, senza dubbio la città che amo di più tra tutte quelle dove sono stato” e spera di non incontrare Beckham a cui non ha mai perdonato uno screzio in campo: “Quando giocavo con il Deportivo e lui con il Real Madrid ci fu un litigio di gioco che andò oltre, da quel giorno ogni volta che l’ho incontrato mi sono sempre girato dall’altra parte”, argentino e grintoso, il carattere che alla Lazio non guasta.

[Alberto Alessi – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

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