Bianchi squalificato, Darmian fuori per infortunio fino al nuovo anno, oltre ai lungodegenti Guberti, Surraco e Suciu, mentre Pagano non ha ancora ritrovato la giusta condizione dopo l’operazione di inizio estate. Per Ventura non si prospettano tempi facili, dovrà trovare la giusta quadra per mandare in campo una formazione equilibrata e capace di mantenere la fase difensiva accorta come ha fatto finora e incrementare quella offensiva che non è mai stata molto pungente, seppur quasi sempre, tranne in tre occasioni (Torino-Brescia 0-0, Gubbio-Torino 1-0, Sassuolo-Torino 0-0) almeno un golletto lo abbia segnato.
4-2-4, 4-3-3 oppure 4-4-2: questi sono i dilemmi di Ventura. E’ fin troppo facile prevedere che potranno essere adottati, soprattutto i primi due, a seconda degli avversari che si dovranno affrontare e dello stato di forma dei giocatori granata, nella speranza che altri infortuni non colpiscano il già troppo martoriato, da questo punto di vista, Torino. La difesa, a parte il ruolo di terzino destro dove c’è il solo D’Ambrosio, è il reparto messo meglio: infatti può contare su Coppola o Morello o Gomis; D’Ambrosio; Di Cesare e Glik; Ogbonna e Pratali; Parisi o Zavagno senza dimenticare che in rosa c’è anche Chiosa.
Il centrocampo, se si pensa ai soli centrali, ha tutti gli uomini a disposizione, mentre sugli esterni iniziano i dolori. Se in mezzo si gioca con due uomini allora le alternative ci sono infatti Basha, Iori, Vives e De Feudis possono essere abbinati a seconda delle esigenze; se si passa a tre allora si può contare su Basha, Iori e Vives senza dimenticare De Feudis; se si dovesse arrivare ad adottare una prudentissima mediana a quattro: Basha, De Feudis, Iori e Vives a questo punto però in panchina dovrebbe essere mandato almeno un giovane prelevato dalla Primavera.
La coperta invece è cortissima per quel che riguarda gli esterni. Infatti di ruolo ci sono i soli Stevanovic, Verdi e Oduamadi, tre ragazzi per due posti, a loro si può aggiunge il cooptato Antenucci, che però utilizzato in questo ruolo verrebbe a mancare fra il computo delle punte centrali; in emergenza assoluta anche Sgrigna può sacrificarsi, ma si ritorna al problema che si sottrae una punta centrale. Il Torino ha anche a libro paga Gasbarroni, ma è fuori rosa.
Di attaccanti che giostrano in mezzo, con Bianchi squalificato per tre giornate, salvo che il ricorso non dia esiti più favorevoli, ci sono: Ebagua, Sgrigna e Antenucci. Una cosa è certa nessun allenatore vorrebbe trovarsi nei panni di Ventura.
Due sono le fortune del Toro: la prima che ha messo in cassaforte trentaquattro punti in quindici gare e che ha un vantaggio di tre lunghezze sul Sassuolo, secondo; la seconda che gli uomini veri si vedono nelle emergenze ed è indubbio che i giocatori granata sapranno mettere quel qualche cosa in più per sopperire alla sfortuna che ha colpito i compagni. A tutto questo va aggiunto il Popolo granata che si stringerà attorno alla squadra e una volta di più farà il dodicesimo uomo in campo sia in casa sia in trasferta. Forza Vecchio Cuore Granata.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]