Le proteste mosse ieri da alcuni tifosi all’Italia multietnica di Cesare Prandelli possono essere accostate per molti versi al movimento luddista, che all’inizio del XIX secolo cercò di opporsi alla rivoluzione industriale. Farebbero, cioè, entrambi sorridere se in questo caso non ci fosse di mezzo anche un pò di razzismo mascherato da nazionalismo.
Sull’argomento è tornato questa mattina anche l’oriundo bianconero Ezequiel Matias Schelotto, intervenuto ad una tavola rotonda dal titolo “Sotto quale bandiera”, tenutasi presso un istituto superiore di Cesenatico.
“Sono rimasto colpito dagli scriscioni di contestazione in occasione della partita di ieri sera contro la “multietnicità” della nazionale italiana. – ha spiegato il levriero – A distanza di tre anni dal mio arrivo in Italia, sento infatti dentro di me sia le mie radici argentine che un fortissimo senso di appartenenza all’Italia. Aver preso parte all’Under 21 è stata infatti un’esperienza che mi ha reso pieno d’orgoglio”.
[Daniele Mazzari – Fonte: www.tuttocesena.it]