Una vittoria che dà morale, la terza consecutiva in campionato, la terza in trasferta di questo bell’avvio di campionato laziale. Klose e compagni sbancano il “Dall’Ara” grazie ad un gol per tempo e anche al contributo decisivo di Marchetti che nel primo tempo ha salvato più volte la porta biancoceleste. Operazione secondo posto completata ed entusiasmo post-derby che viene rimpolpato da una vittoria contro un avversario ostico e affamato di punti. Brilla la stella di Marchetti, ma anche quella di Lulic che si conferma acquisto azzeccato. Klose è lo specchio di una Lazio che sa essere bella ma anche operaia. La seconda piazza è realtà, la sfida alle concorrenti è lanciata.
LA CHIAVE– Le parate di Marchetti nel primo tempo e la personalità mostrata nella gestione del risultato sono le note più positive, oltre ai due gol, della serata biancoceleste. Lulic si conferma giocatore molto utile e corona la sua prestazione con il gol del raddoppio.
LAZIO– La squadra di Reja vuole dare continuità alla vittoria nel derby, ma anche ai quattro risultati utili consecutivi in campionato. Senza Brcchi, Gonzalez e Mauri è emergenza a centrocampo. Il tecnico goriziano, però, non vuole rivoluzionare la squadra e conferma il 4-3-1-2 con Lulic e Matuzalem interni. La difesa è quella titolare, Hernanes il trequartista dietro a Cisse e Klose. I biancocelesti partono bene e al 2′ una bella aziona manovrata porta al tiro Radu che, però, dimostra di non avere grande confidenza con il gol. Le discese di Konko creano problemi a Morleo, proprio il francese devia un tiro di Ledesma e solo il palo salva Agliardi. Ledesma e Matuzalem dirigono il gioco a centrocampo, con Hernanes a ispirare la manovra. Al 23′ uno spunto di Klose costringe Cherubin al fallo. Batte il Profeta da destra, da posizione molto defilata, il suo calcio è velenoso e Acquafresca devia nella sua porta. La rete laziale, però, scuote il Bologna e ci vuole un Marchetti in versione deluxe per salvare la porta della Lazio. Il portiere è miracoloso su un colpo di testa di Portanova ( sul tap-in di Acquafresca è provvidenziale Lulic) e su una punizione di Ramirez.
Soffre la difesa, Biava (male nella prima frazione) e Dias si fanno ammonire. Cisse spreca un paio di contropiedi e non dà la sensazione di essere in partita. Klose si sacrifica in difesa e rischia anche il giallo per un fallo su Morleo. La ripresa parte con gli stessi undici del primo tempo, ma con una Lazio diversa rispetto a quella vista dal 25′ in poi. Al 50′ Cisse imbecca Lulic che s’inserisce centralmente e batte Agliardi con il destro. I biancocelesti gestiscono il possesso palle con facilità e personalità. Sei minuti dopo il vantaggio Cisse chiede il calcio di rigore per un fallo di mano di Cherubin. Rigore che sembra netto. Al 62′ Hernanes si avventa su un cross di Cisse e cadendo s’infortunia alla caviglia: per lui sospetta distorsione e cambio con Scaloni. Reja che passa al 4-4-2. Entra Cana per Matuzalem sofferente alla cosca sinistra e con il Catania Reja dovrà fare i conti con l’emergenza a centrocampo. La Lazio agisce in contropiede e al 79′ Lulic serve Cisse che da buona posizione sfiora il palo con un destro a giro. Un minuto dopo ci prova anche Cana ma il suo tiro è sbilenco. Si aprono spazi invitanti per le ripartenze biancocelesti che non sempre aggrediscono con cattiveria la palla in zona gol. La partita si avvia alla fine senza più sussulti. La Lazio conglie una vittoria preziosa e vola al secondo posto in classifica alle spalle dell’Udinese. Mercoledì arriva a Roma il Catania, l’occasione per dare una svolta ulteriore al campionato è ghiotta, ma ci sarà da analizzare la situazione a centrocampo. Hernanes e Matuzalem sono usciti malconci, ma per la Lazio stasera è solo tempo di festa.
BOLOGNA– La cura Pioli ha dato i primi frutti a Novara, dove i felsinei hanno colto la loro prima vittoria stagionale. L’ex allenatora del Chievo sceglie il rombo a centrocampo in cui agiscono Casarini (al posto dell’acciaccato Pulzetti), Mudingayi e Kone. Ramirez è il trequartista dietro a Di Vaio e Acquafresca. Gillet non recupera, Agliardi difende i pali rossoblu. La partenza del Bologna non è delle migliori. Di Vaio agisce defilato sulla sinistra, ma Konko e Biava fanno buona guardia. Il primo squillo della squadra di Pioli arriva al 9′ con un tiro di Casarini che finisce alto. Nei primi venti minuti la Lazio controlla il gioco e al 23′ passa grazie ad una punizione di Hernanes deviata da Acquafresca. Lo svantaggio dà la scossa al Bologna e Acquafresca, Portanova e Ramirez sbattono su uno strepitoso Marchetti. I felsinei dominano la seconda parte di tempo e danno più volte la sensazione di poter colpire, ma l’ex portiere del Cagliari è in giornata di grazia.
La ripresa ha un avvio shock per i felsinei. Lulic trova il gol al 50′ e da quel momento la Lazio comincia a gestire il possesso palla. Pioli si scopre e inserisce Gimenez e Pulzetti per Casarini e Kone. Il Bologna, però, non riesce a trovare con costanza gli attaccanti. Ci prova Morleo al 74′, ma è bravo Marchetti a disinnescare la punizione del difensore. I rossoblun soffrono le ripartenze laziali e Cisse sfiora il tris biancoceleste. Sembrava essere ripartito e, invece, il Bologna deve accusare subito il primo stop dell’era Pioli: la Lazio s’impone al “Dall’Ara”. Dopo un buon primo tempo, i rossoblu si sono sciolti di fronte all’esperienza e alla maggior classe dei romani che hanno, nella ripresa, legittimato il risultato. Contro Chievo a Atalanta, il Bologna dovrà rispondere presente, perchè la crisi non è ancora scacciata
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]