FORMELLO – Reja sorride, Sculli torna in gruppo e rilancia definitivamente la sua candidatura per la Juventus. Progressi confermati, la lombosciatalgia che aveva estromesso l’ex genoano dall’impegno di San Siro contro l’Inter è in via di smaltimento.
Dalla corsa differenziata effettuata mercoledì pomeriggio si è passati al ritorno in gruppo di ieri mattina, quando è andata in scena l’unica sessione di lavoro della giornata biancoceleste. La doppia seduta programmata inizialmente mercoledì, infatti, è stata annullata da Reja, che evidentemente ha scelto di non sovraccaricare i muscoli dei suoi, ed in particolari del suo numero 77, che torna di fatto in corsa per la sostituzione dello squalificato Mauri. Il dubbio non può essere ancora del tutto fugato, molto dipenderà da come evolverà la sua settimana di lavoro, dalla reazione alle rinnovate sollecitazioni dopo 9 giorni di totale stop.
Allo stato attuale l’ottimismo dello staff medico è notevolmente cresciuto, ora spetterà al jolly di Reja dimostrare nel corso dei giorni di aver totalmente superato la fastidiosa infiammazione. Questa mattina si è mosso con disinvoltura, ha svolto senza contrattempi tutte le fasi di allenamento, dal lavoro atletico sulla resistenza alle esercitazioni sul pressing ed il possesso di palla, finendo con la partitella finale. La prima della settimana, nella quale si è mosso sulla fascia sinistra.
SCULLI PER MAURI, HERNANES TRASLOCA A DESTRA – Contro la “Vecchia Signora” Reja confermerà l’assetto che ha caratterizzato le ultime uscite, un 4-2-3-1 camaleontico, condizionato dai continui incroci e cambi di posizione degli interpreti più offensivi, che continueranno ad essere Floccari e Zàrate. Punta di riferimento l’argentino e finto trequartista l’attaccante di Nicotera, pronto ad inserirsi negli spazi che il moto perpetuo di Maurito concede. A tratti sarà un vero e proprio 4-4-2 (speculare a quello di Delneri), in cui l’apporto degli esterni di centrocampo diventa fondamentale sia in fase di ripartenza che di contenimento. E’ per questo che recuperare in pianta stabile una pedina duttile come Sculli è l’obiettivo prioritario del tecnico goriziano, che sta pensando di collocarlo nella zona mancina di Garrido. L’applicazione tattica del calabrese tornerebbe senz’altro utile per sbarrare la strada allo spauracchio Krasic, che già all’andata mise in crisi la retroguardia capitolina. Sculli, dunque, torna a guadagnare posizioni, ma dovrà certificare nei prossimi giorni la sua totale efficienza fisica. In caso contrario è pronto l’uruguaiano Gonzalez. In questo contesto tattico, a tornare in ballo sarebbe la posizione di Hernanes, che contro Catania ed Inter si è mosso proprio a sinistra. Per l’occasione, il Profeta potrebbe traslocare sulla corsia di destra o quanto meno alternare il suo raggio d’azione con quello di Floccari.
SFIDA MATU-BROCCHI E LA GESTIONE DELLE DIFFIDE – Oggi il talento di Recife è stato addirittura testato davanti la difesa in coppia con Bresciano, ma l’esperimento è tutt’altro che indicativo, visto che in quella zona del campo sono già in tre a giocarsi il posto: se Ledesma sembra praticamente già certo di una maglia da titolare, Brocchi e Matuzalem (oggi testati l’uno al fianco dell’altro) sgomitano per affiancarlo. Prima della gomitata a Jimenez, Francelino era diventato una pedina insostituibile per Reja, che dal giorno di Lazio-Chievo (6 febbraio) alla gara con il Cesena (20 marzo) non ne aveva più fatto a meno. Sette turni vissuti spalla a spalla con Ledesma, che avevano relegato ai box (in parte anche per problemi muscolari) proprio l’ex rossonero.
Ora che il “Professore” è tornato disponibile, dovrà dimostrare che il mese di assenza dai campi di gioco non ne ha contaminato lo stato di forma. A far pendere parzialmente la bilancia dalla parte del brasiliano è anche l’esigenza di gestire in modo oculato le risorse in una zona del campo in cui regnano le diffide (Ledesma, Brocchi e Bresciano a rischia squalifica): “E’ un problema che ci porteremo dietro fino a fine stagione, ma non dobbiamo farci condizionare in campo. Bisogna state molto attenti e se si ha abbondanza in alcuni ruoli preservare qualche giocatore in diffida”, ha spiegato Reja.
BIAVA E DIAS A RISCHIO SQUALIFICA, LEDESMA PROVA DA CENTRALE – Ma il rischio giallo non riguarda solamente il centrocampo. In difesa rischiano i titolari Biava e Dias; Diakitè e Radu hanno praticamente concluso la propria stagione per le rispettive fratture, Stendardo (migliora, reduce da una lesione di primo grado al polpaccio, oggi differenziato) rischia di saltare anche l’Udinese, Scaloni al centro sarebbe un adattato. E allora, ecco che Reja ha iniziato a lavorare su una suggestiva soluzione alternativa in prospettiva, che chiama in causa l’arretramento di Ledesma. Nella partitella odierna, infatti, il regista italo-argentino si è mosso in coppia con Biava.
Sperando di non averne mai bisogno, Reja si è portato avanti con il lavoro, è pronto a fare di necessità virtù, puntando molto sull’esperienza e la saggezza tattica del suo numero 24, che in carriera, però, raramente si è piazzato in quella zona del campo. A rischio stop Pasquale Foggia, che nella fase iniziale dell’allenamento ha riportato un risentimento muscolare all’altezza del flessore della coscia sinistra. Nella giornata di oggi svolgerà degli accertamenti strumentali di controllo in compagnia di Stendardo.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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