In altri tempi, partite come quelle giocate dal Milan in questa settimana, contro avversari che non appartengono all’elite del calcio italiano ed europeo (Cesena e Viktoria Plzen), non avrebbero certo solleticato gli appetiti di Clarence Seedorf, che magari avrebbe ciondolato per il campo come un gattone pigro, attirandosi addosso le critiche e i fischi dei suoi tifosi (come è già avvenuto spesso in passato); il Milan attuale, però, è in piena emergenza e ha bisogno di aggrapparsi ai pochi sopravvissuti allo “sterminio” degli infortuni; Seedorf lo ha capito e, nel momento del bisogno, ha fornito due ottime prestazioni con tanto di gol decisivo nella partita contro il Cesena, nonostante nemmeno lui sia in condizioni fisiche perfette (ha un ginocchio che scricchiola ma ha stretto i denti per la causa rossonera).
Qualità e quantità, fosforo e fiato, classe e sacrificio: questo è il Seedorf attuale, che continua a fare il solito Seedorf, danzando sul pallone con i suoi piedi felpati, ma sa travestirsi da Gattuso quando c’è da rincorrere un avvesario e dare una mano ai compagni in difficoltà o momentaneamente fuori posizione; lo abbiamo visto fare il terzino, il mediano, il rifinitore, l’ala, la punta, il goleador e, soprattutto, lo abbiamo visto correre molto più del solito, nonostante non sia la velocità la sua dote migliore; il Milan aveva bisogno di lui e lui non si è tirato indietro, come ha sempre fatto nella sua carriera in rossonero, giocando spesso in ruoli non suoi e sacrificandosi per la squadra.
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare e fra i duri di questo Milan c’è sicuramente Clarence Seedorf; il popolo rossonero ha capito e apprezzato e, infatti, quando Allegri lo ha sostituito con Aquilani nella partita contro il Viktoria Plzen, per farlo riposare almeno un po’ dopo tante partite giocate consecutivamente, è scattata la standing ovation e sicuramente gli applausi sono arrivati anche da chi in passato lo ha fischiato e, forse, ora si è un po’ pentito.
IL FLOP: EMANUELSON. Un altro olandese è il protagonista in negativo di questa rubrica: l’emergenza infortuni ha convinto (o costretto…) Allegri a dare finalmente fiducia ad Emanuelson, arrivato lo scorso gennaio dall’Ajax e impiegato con il contagocce, anche per il fatto che ancora non si è capito bene quale sia il suo vero ruolo.
Il mister nelle ultime due partite lo ha schierato da trequartista dietro le punte e Urby ci ha messo impegno, ha corso molto, ha provato a dimostare di avere piedi buoni, ma ha commesso gravi errori anche e soprattutto quando si è trattato di concludere in porta: tiracci sballati e qualche occasione divorata che grida ancora vendetta e che si può dimenticare in fretta solo perchè il Milan ha comunque vinto le partite in questione. Anche nella partita contro il Viktoria Plzen, con il risultato ancora inchiodato sullo 0-0, ad inizio ripresa Emanuelson ha sparato incredibilmente alto con il sinistro da favorevolissima posizione, facendo infuriare il popolo rossonero, teso e ansioso per il gol che non arrivava.
Forse l’olandese è ancora intimidito e poco convinto delle sue doti, che tutti quelli che lo conoscono giurano essere ottime, ma Urby fatica a dimostrarlo in campo e non è sprecando tutte queste occasioni di giocare concessegli dall’allenatore che lo si convince a puntare su di lui per il futuro, se non come “tappabuchi” in caso di necessità, come avvenuto ora. E dire che in estate Emanuelson aveva iniziato in modo brillante la stagione, con buone prestazioni nelle amichevoli che ad un certo punto avevano fatto pensare a molti che potesse essere lui il fantomatico Mister X nel ruolo di mezz’ala sinistra che tardava ad arrivare dal mercato, ma con l’inizio delle partite che contano il suo rendimento è nuovamente calato, al punto che viene il sospetto che si tratti di una carenza caratteriale più che tecnica.
Urby ha bisogno di diventare più “cattivo” e deciso, perchè i piedi sono veloci, alcune intuizioni di gioco sono geniali, ma poi arriva il passaggio molle, il tiro sbilenco o un contrasto poco deciso a metterlo in cattiva luce e a far pensare che non sia un giocatore da Milan, anche se piano piano le sue prestazioni stanno migliorando sotto tutti i punti di vista. Probabilmente ci vuole ancora un po’ di pazienza, forse sarebbe utile trovargli un ruolo fisso in cui impiegarlo per non rischiare di confonderlo ancor di più, perchè la sensazione è che in prospettiva Emanuelson possa essere un elemento molto utile ma non riesca ancora a dimostrarlo in pieno.
[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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