Seedorf: “Sono venuto qui per aiutare questa ricostruzione. Ci vuole tempo”

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logo-milanRipartire, fin da subito. Il Milan scende in campo a Cagliari per cercare di rialzare la testa dopo la sconfitta contro l’Udinese con conseguente eliminazione dalla Coppa Italia. Clarence Seedorf, allenatore rossonero, ha così presentato la sfida in terra sarda in conferenza stampa da Milanello:

Su come arriva il Milan alla partita di Cagliari: L’obiettivo del Milan è sempre lo stesso, non cambia. Dobbiamo cercare con molta determinazione la forza per poter migliorare i risultati. Servirà grande lavoro e grande impegno”.

Sul tifo e sulla vicinanza dei tifosi all’ambiente: Sono venuto qui per aiutare questa ricostruzione. Ci vuole tempo. É evidente. Non ho una data per poter vedere i risultati. Ho già visto una reazione importante. I giocatori si impegnano e allenano con disponibilità. Sono basi solide su cui poter ricostruire. Ci dispiace molto che il Milan si trovi in un momento del genere. Nel passato abbiamo visto tanti club passare per questi momenti. Poi, però, le cose passano. Noi abbiamo tanto entusiasmo. Vogliamo far tornare a sognare i nostri tifosi”.

Su cosa si deve lavorare per affinare il senso estetico: Non c’è da nascondere quello che a me piace come gioco. Non è questo l’obiettivo. Voglio solo dare serenità al gruppo per ritrovare la forza per uscire da una situazione difficile. É nella difficoltà che si vede il gruppo, gli uomini, lo spirito di guerriero. É la prima cosa che si chiede in questi momenti. La parte estetica è il fine ultimo di un lavoro quotidiano. Con questi elementi possiamo ricostruire andando verso una visione che ha un discreto fine”.

Sul Cagliari: É storicamente una partita difficile. Si conoscono bene. Hanno un gruppo solido. É una squadra che vanta grande rispetto. Sappiamo cosa c’è da fare nel senso di rispettare la loro qualità in casa”.

Sul colloquio con Barbara Berlusconi: Mi ha spiegato i progetti futuri per rilanciare il brand Milan. La collaborazione è fondamentale tra i diversi ambiti del club. Ho capito ancora meglio dove il Milan vuole andare”.

Sull’arrivo di Essien: Lo conosco bene. Ho parlato con lui tante volte. Ci siamo sentiti anche in presenza di Galliani. É un ragazzo che conosciamo come giocatore tutti. Porterà grandi valori sia in campo che fuori. É uno molto positivo, di grande personalità. Un ottimo acquisto. Voglio anche augurare a Nocerino il meglio: è un ragazzo che ha dato il suo sudore in questi anni a questa maglia. Siamo contenti di Essien. Lui può giocare davanti alla difesa. Sa fare anche il terzino se serve, ma a me piace utilizzare i giocatori il più possibile dove rendono di più. É importante avere diverse opzioni. Sappiamo in generale che le grandi squadra hanno giocatori che possono essere intercambiati nella stessa posizione”.

Su cosa serve al Milan in questo momento: É inutile parlare di sistema di gioco. Il discorso è relativo alle persona che vanno in campo. L’intento è lavorare l’uno con l’altro. Il resto sarà una conseguenza”.

Su Balotelli: “Sta bene”.

Sulla sua eleganza in panchina e sul modo di vivere la partita: Ogni allenatore ha il suo stile. Io ho cominciato ora. Ho preso questa postura in maniera cosciente. Non conosco bene la squadra e fare certi gesti potrebbe rivelarsi inutile. La mia esperienza dopo 22 anni è la seguente: o hai un’intesa forte con il mister oppure è una cosa che può dare confusione quella dei gesti. E’ importante la preparazione della gara e i momenti morti durante la stessa”.

Sulle parole di Barbara Berlusconi: Non lo so. Non ho letto. Sono qui per dare il mio contributo. Sono contento si respiri un’aria diversa”.

Sulla Champions League: In questo momento abbiamo il Cagliari che ci aspetta”.

Su quali giocatori possono seguirlo in questo nuovo progetto: É un discorso che vale tutti gli anni. Nei grandi club devi metterti in mostra. Chi non vorrebbe giocare al Milan? In questo momento i giocatori che ci sono sono quelli ai quali mi affido e per cui nutro grande fiducia. Poi nel calcio ci sono cambiamenti continui”.

Su El Shaarawy: Sta male. Deve recuperare. Finché non torna non posso dire nulla. Lasciamolo tranquillo”.

Sul modello di società a cui si ispira: Credo che nel mio caso è molto prematuro parlando di queste cose. Rispetto le esigenze dei giocatori e del gruppo. Sono qui solo da una settimana. Per queste cose serve tempo”.

Su come trasmettere la giusta grinta alla squadra: I miei ragazzi hanno voglia, grinta, determinazione. Loro sanno che devono dare il massimo sempre. Non esiste la disputa. Vedo i loro occhi e so che vogliono uscire da questa situazione. Ci vuole pazienza”.

Sui dubbi intorno ad Essien: É un bene che le aspettative intorno a lui siano basse. Ha giocato nel Real e nel Chelsea. Se vediamo le loro panchine si può capire da solo il valore del giocatore. Hanno giocatori validissimi. Su di lui io ho alcune garanzie riguardo all’aspetto umano. Ha esperienza, è un guerriero. Farà bene al Milan”.

Sul deficit fisico: Voglio continuare a rispettare il lavoro di Allegri. Questi giudizi sono cose che noi stiamo valutando internamente. I ragazzi ci stanno mettendo impegno in tutte le gare. La mia esperienza mi dice che tu puoi aver corso tantissimo, ma forse non benissimo. Anche l’Udinese, con tutto il rispetto del lavoro fatto negli anni, non sono partiti bene in partita. La loro partita è cambiata dopo il rigore. Non hanno giocato bene. Per noi, invece, c’è da lavorare tanto. Non voglio criticare il lavoro fatto prima”.

Sulla frase di Kaka (“dobbiamo convivere con la paura di non andare in Europa”): I pensieri legati alla paura non ci servono. Non fare la Champions un anno non è drammatico. Sono state tante le squadre a non farla, anche per anni. Non è una vergogna. Devi accettare ciò che hai prima di tutto. Bisogna vivere il momento con realismo. E’ fondamentale per aspirare a certe cose. Aumenta il peso psicologico che non serve. Vogliamo tutti arrivare in Champions, ma abbiamo 22 punti di distacco. Non è questo il nostro focus. Abbiamo altre cose da pensare in questo momento. L’impegno, il lavoro, lo spirito: è questo che serve. Di conseguenza verranno fuori anche i risultati. Per me gli obiettivi sono questi non la Champions o l’Europa League”.

Su Honda: Lo seguo da tanti anni, ossia dal Mondiale in Africa. Mi è sempre piaciuto. Serve pazienza con lui. Non è facile sbarcare in Italia dopo aver giocato in Russia. Vorrei abbassare l’aspettativa intorno a lui. Un giocatore non può cambiare la squadra. Serve che si adatti il più in fretta possibile. Non molla mai. Da bravo giapponese ha uno spirito forte”.

Sulla mentalità vincete di Seedorf: Ho convissuto sempre fin dall’inizio con le squadre in cui ho giocato. L’errore che non devo commettere è di giudicare troppo in fretta. Serve osservare tanto. Mentre lavoriamo io cerco di capire il più possibile prima di arrivare alla conclusione. Adesso ho un altro ruolo e sento ancora di più questa importanza”.

Sulla formazione: Non farò molti misteri a riguardo. Quando sei il Milan difficilmente l’avversario non sa chi andrà in campo. Può diventare importante quando hai una squadra di pari livello dinanzi. Robinho domani gioca”.

Su Saponara: L’ho visto per la prima volta ieri. E’ stato fuori anche lui per un po’ di tempo. E’ un giocatore che ha talento. Devo conscerli tutti. Veramente”.

Sul possibile utilizzo di Honda e sulla posizione: Sta bene. Giocherà anche lui. La cosa importante per chiunque faccia parte di una rosa importante come il Milan è di mettersi a disposizione. Il modulo scelto è pensato per i giocatori e per farli rendere al meglio. Ieri abbiamo fatto difesa in allenamento quindi lui ha aiutato per allenare la parte difensiva”.

[Carmine D’Avino – Fonte: www.ilveromilanista.it]