Serie A 2017/2018, i possibili avvicendamenti in panchina

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campo calcioTORINO – É iniziato già il toto nomi, immancabile di questo periodo. Con l’avvicinarsi della primavera iniziano a venire fuori i primi rumors circa i possibili avvicendamenti sulle panchine di serie A nel prossimo anno.

Non è un segreto che molte società si stanno guardando intorno alla ricerca di un timoniere che possa concretizzare i loro sogni di gloria. Verità e fantasia viaggiano, in questo periodo, su due strade parallele. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Serie A 2017/2018, i possibili avvicendamenti in panchina

JUVENTUS

La panchina di mister Allegri sembra essere ben salda; la vittoria del campionato, ormai a un passo, ed il più che probabile passaggio del turno in Champions League farebbero pensare che Allegri sarà il mister della Juventus anche nel prossimo anno. Gli intoppi però sono dietro l’angolo: non è un segreto che la dirigenza bianconera aspiri a vincere la Champions, e se quest’anno non si raggiungerà almeno la finale di Cardiff inizieranno i mal di pancia. Da non sottovalutare anche le situazioni esterne. Mister Luis Enrique, allenatore del Barcellona, ha dichiarato che non sarà più sulla panchina blaugrana il prossimo anno, ed Allegri sembra essere tra i nomi presenti sul taccuino della società catalana; se dovesse arrivare la chiamata dalla Spagna non è chiaro quello che Allegri farà, nonostante le continue dichiarazioni d’amore verso i bianconeri.

ROMA

La panchina di Spalletti non sembra essere in bilico. La Roma punta dritta al secondo posto e a vincere l’Europa League, competizione nella quale risulta essere tra le favorite, insieme al Manchester United di mister Mourinho. La mancata vittoria di questa competizione non sembra essere una variabile in grado di scardinare la solidità della panchina di Spalletti. La Roma ha trovato un equilibrio e un gioco che non si vedevano da tempo e la tifoseria è tutta con il mister; la sconfitta nell’andata della semifinale di coppa Italia contro i rivali della Lazio sembra poter creare delle tensioni, ma nulla di irreparabile. L’unico vero ostacolo alla permanenza di Spalletti sulla panchina giallorossa è il mercato: ha dichiarato a più riprese che se la società venderà i pezzi pregiati per fare cassa, lui farà le sue valutazioni, lasciando intendere che resterebbe solo con un progetto serio in grado di rinforzare la squadra anno per anno.

NAPOLI

L’amore tra Napoli, sia come città che come tifoseria, e mister Sarri è quasi patologico. “L’uomo venuto dal nulla” ha riacceso l’entusiasmo di una piazza che vive di calcio. Il bel gioco e risultati si sono visti quest’anno come da tempo non accadeva, ma è innegabile che ci sia fame di trofei e quelli, finora, sono stati ben pochi. I dissapori con il vulcanico presidente De Laurentiis si sono manifestati all’indomani della sconfitta nell’andata di Champions contro il Real Madrid, squadra campione d’Europa e del Mondo. E sono proprio questi dissapori che potrebbero far dividere le strade di Sarri e del Napoli. Da non sottovalutare poi il fatto che l’attuale mister azzurro è tra i primi nomi papabili per la panchina della Juventus, in caso di una eventuale partenza di Allegri.

INTER

Il terzo mister di stagione, Stefano Pioli, ha, senza alcun dubbio, ridato verve ad un ambiente che, dopo l’era Mourinho, aveva visto scemare il suo entusiasmo. La nuova dirigenza sembra essere molto ambiziosa e questo non va a vantaggio dell’allenatore nerazzurro; non è un segreto che mister Pioli non abbia una reputazione a livello continentale e questo potrebbe far decidere per un avvicendamento sulla panchina il prossimo anno. Dalla sua parte ci sono i risultati: una media punti, da quando è arrivato, da scudetto. Il suo futuro è legato indissolubilmente al raggiungimento della qualificazione in Champions League. Se l’Inter sarà tra le prime 3 a fine stagione sarà difficile mandarlo via.

MILAN

Montella ha il merito quest’anno di aver preso una squadra in crisi negli anni scorsi e averla portata ad esprimere un buon gioco e ad ottenere risultati prestigiosi. Tanti giovani lanciati in prima squadra e capaci di reggere il confronto con la massima serie. Anche qui le vicende extra calcistiche, vedi le questioni societarie legate al cambio di proprietà, saranno fondamentali per conoscere il futuro dell’Aeroplanino.

FIORENTINA

Il percorso di Paulo Sousa alla viola sembra essere arrivato al capolinea. Il bel gioco quest’anno si è visto a tratti, così come la continuità di risultati. Il suo nome, insieme a quello di Sarri, è stato accostato alla panchina bianconera per il prossimo anno, e Sousa non ha fatto mistero che una chiamata della Juve, squadra in cui ha militato da giocatore e con cui ha vinto una Champions League, lo farebbe vacillare.

ALTRE SITUAZIONI

Le panchine che sembrano ben salde per il prossimo anno sono quelle di Inzaghi alla Lazio; inaspettato il suo ruolino di marcia anche se la conoscenza dell’ambiente biancoceleste ha reso, senza dubbio, il suo lavoro più facile. Anche Mihajlovic dovrebbe restare sulla panchina del Torino, nonostante i risultati altalenanti.

Altri allenatori di serie A potrebbero muoversi dalle rispettive panchine. Il “valzer” potrebbe coinvolgere Di Francesco, stimato da numerosi club di alta classifica, primo fra tutti il Napoli, che lo ha inquadrato come possibile sostituto di Sarri, nel caso in cui quest’ultimo dovesse decidere di cercare fortuna presso altri lidi; anche Giampaolo, attuale allenatore della Sampdoria, è al centro di numerose voci di mercato, ma in molte interviste ha ribadito la sua volontà di rimanere a Genova ed onorare il suo contratto che scade nel 2018.

Un ultimo accenno va fatto su Mancini; si è preso una pausa dal calcio, ma si sa che il suo amore per questo sport non lo lascerà per troppo tempo fuori dal giro. Il suo sogno, nemmeno tanto nascosto, è quello di allenare la nazionale italiana, e per questo motivo resta alla finestra a guardare i risultati di mister Ventura.

La primavera è alle porte, le voci si susseguono e le panchine traballano. L’estate potrebbe regalarci qualche sorpresa e, chissà, magari il vero colpo di mercato sarà sulla panchina di qualche pretendente al titolo. Staremo a vedere.

A cura di Pietro Di Girolamo