Quindici le reti messe a segno, in attesa del posticipo tra Bologna e Siena, nella quinta giornata di serie A. Quattro pareggi, quattro vittorie interne una sola esterna. La serie A perde l’unica squadra a punteggio pieno, la Juventus, fermata a Firenze. Il Massimino ed il San Paolo i campi nei quali si è segnato di più, tre reti differentemente suddivise. Due le gare senza reti, in altre quattro a segno solo una delle due contendenti. Il marcatore di giornata è Cavani, autore della tripletta che stende la Lazio e lo porta in cima alla classifica marcatori.
Tre punti d’oro per il Catania. I rossazzurri staccano l’Atalanta, prima appaiata, ed agguantano la Fiorentina di Montella e la Roma di Zeman a quota otto punti. Col Chievo terzultimo, a due punti, e Lazio insieme ad Inter in zona Europa, ad un solo punto ma di distanza, la sfida di domenica col Bologna assume per il Catania caratteri riguardevoli. In piena zona nobile, attorniata da sole nobili gettonatissime, il Catania può definirsi la sorpresa di queste prime cinque giornate. Il ritardo di Milan ed Udinese è vantaggio da capitalizzare, quest’anno.
Chi sale
La forza del Napoli, lo stesso visto tre giorni prima al Massimino, si abbatte sulla malcapitata Lazio, sommersa da Cavani. I partenopei riagguantano la vetta della classifica, raggiungono la Juventus, mostrando tutto il valore del punto guadagnato dai rossazzurri. Il Pescara, battendo il Palermo ridotto in dieci uomini, si cava via dal penultimo posto, condiviso prima e lasciato adesso ai rosanero, e mette sotto Chievo Verona e Cagliari. Notevole balzo in su per l’Inter, adesso quarto al pari della Lazio capolista decaduta. Anche i nerazzurri ne mettono giù due. Il Milan sfata il tabù San Siro, prima vittoria interna, seconda stagionale, passando così dalla quindicesima alla decima posizione: tutto grazie ad El Shaarawy. Salva la panchina di Allegri. Un goal basta alla Sampdoria senza Lopez per contenere l’esuberanza della Roma, costretta al pareggio interno, e superare in classifica l’altra capitolina, portandosi così sul gradino più basso del podio. Da nono il Catania passa ottavo.
Chi sta fermo
La Juventus resta in vetta, ma viene agganciata dal Napoli. Bloccato a quota uno il Palermo, penultimo, è minacciato dal Siena che, vincendo a Bologna, azzererebbe la penalizzazione sopravanzando i rosanero. Due vittorie in altrettante gare per il nuovo tecnico, Gasperini, quanto bastato a Zamparini per attender un pareggio e cacciar il suo predecessore. Stabile il Torino, che conquistando un punto contro l’Udinese si mantiene a distanza di sicurezza dalla zona calda.
Chi scende
La Lazio, alla seconda sconfitta consecutiva, Roma, solo un pari interno contro la Sampdoria dell’inviperito Ferrara, la Fiorentina, pur encomiabile contro la Juventus, superate chi dall’Inter, chi anche dalla Sampdoria. Giù anche il Genoa, troppo poco il pareggio interno contro il Parma, come Atalanta, Parma ed Udinese, pericolosamente in vista della zona retrocessione, che è realtà per Chievo e Cagliari, quartultima e terzultima.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]