TORINO – Musica maestro! Si dia squillo alle trombe: inizia il valzer delle panchine.
Siamo appena fuori dalla sessione invernale di mercato che già si pensa a quello di giugno. Ma durante l’estate prossima non ci saranno soltanto trasferimenti di giocatori. Alcuni tra i tecnici più significativi della Serie A sono in scadenza di contratto e del loro rinnovo si parla poco. Al contrario in alcuni casi sono affiorate perplessità sui programmi delle società. Quando i risultati non arrivano, inoltre, i rapporti divengono critici. In altri casi i risultati sono arrivati, ma si intravvedono fratture tra il progetto di carriera del mister e gli obiettivi societari, o incomprensioni mai risolte che permettono all’allenatore, una volta affermato, di mirare a orizzonti più alti.
Tutto potrebbe iniziare con un divorzio tra Allegri e la Juventus. Questa sarebbe la condizione più favorevole per innescare l’effetto domino che potrebbe cambiare il panorama delle panchine nella massima serie.
Allegri potrebbe avere in mente di cimentarsi all’estero, o più specificatamente in Premier League. In Inghilterra il momento è propizio per accogliere tecnici italiani, vista anche la funzione di qualità come apri-pista effettuata da Ranieri, Conte e Mazzarri, solo per indicare i tre più ricordati dalle cronache odierne.
I contratti riservati ai tecnici in Gran Bretagna, ma ancor di più la funzione di Allenatore-Manager, può stuzzicare il tecnico bianconero.
A giugno scade anche il contratto di Spalletti con la Roma. Il tecnico giallorosso, secondo alcune fonti raccolte dai media, sarebbe dubbioso sulle potenzialità della dirigenza americana. E ciò non certo in senso economico ma circa la possibilità che il progetto porti a vincere uno scudetto. Luciano Spalletti avrebbe in programma di tornare ad allenare all’estero, ma in cima ai suoi pensieri c’è l’intenzione di lasciare il nostro paese da Campione d’Italia, o comunque dopo aver vinto un titolo.
Sul tecnico portoghese e i suoi rapporti con la Fiorentina si sono versati fiumi di inchiostro. Il rapporto sembra ormai giunto al capolinea, e le prime avvisaglie si sono già raccolte da almeno un paio di mesi. La divergenza sembra verter sul ruolo da coprire. I Della Valle avrebbero fatto sapere che Sousa dovrà limitarsi al ruolo di tecnico. Paulo Sousa invece sarebbe attratto dalle funzioni di Allenatore-Manager sul modello britannico. Non è escluso però che una proposta che gli consenta di cambiare aria restando in Italia possa essere accolta dal portoghese.
Mancini
Il tecnico di Jesi ha terminato il periodo di pausa che si è imposto dopo l’ultima esperienza in panchina. I tempi sono maturi per il suo ritorno, come lui stesso ha ammesso in questi giorni. Il suo profilo è gradito ovviamente dalle più significative società calcistiche. I bene informati dicono che se l’Inter richiamasse Mancini risponderebbe positivamente. Il tecnico ha fatto sapere recentemente di aver rifiutato offerte dalla Cina, volendo cimentarsi ancora nel calcio che conta. Il suo “mercato” è molto forte anche in Inghilterra.
Il tecnico ha preso le misure all’Inter. Suning sembra soddisfatta del suo operato ma sul fronte del rinnovo del contratto non trapela nulla. La panchina dell’Inter, dovesse liberarsi, sarebbe un’altra di quelle che creerebbero uno tsunami sul campionato.
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