Altra sconfitta, con l’aggiunta dell’astinenza dal goal, ed il Palermo visto stasera all’Olimpico contro la Lazio è in uno stato preoccupante di involuzione tecnica e di gioco che non fa bene al cuore dei tifosi rosanero.
Un Palermo che ha perso il suo capitano Rossi, adesso ha una rosa di ragazzi giovanissimi ed inesperti che sono spaesati in campo e non hanno una giuda che gli possa dare sicurezza e parole di forza durante la partita. Giocatori come Ilicic, Pastore e lo stesso Sirigu sono lontani parenti di quegli stessi giocatori che fino a qualche domenica fa erano obiettivo di mercato di grandi club. Manca un leader in questa squadra e qualcuno storcerà il naso, ma non ci vengano a dire che Pastore lo sia. Serse Cosmi, con tutta la stima che si possa avere verso il tecnico appena arrivato, non potrà fare nessun miracolo sopratutto in questa fase finale del campionato dove a dieci giornate dalla fine tutte le squadre affondano sul piede dell’accelleratore delle prestazioni e della grinta in ogni match.
Questo Palermo ha finito la benzina o meglio l’avrebbe se ci fosse ancora un Delio Rossi nella panchina del Palermo e la sua ormai “acquisita” assenza è ormai un peccato perchè c’è un sogno finale di coppa Italia che per lo stato psicofisico attuale di questa squadra è una chimera. Il Palermo non tira più in porta, adesso ci sono anche giocatori fuori ruolo e non ci vengano a dire che Liverani possa fare da chiocchia ed il miracolo in mezzo al campo, I problemi del Palermo di certo non si chiamavano Delio Rossi, le amnesie difensive ci sono state anche questa sera ed è assolutamente noto che certi giocatori del reparto offensivo non sono all’altezza della categoria. Su alcuni come Munoz bisogna lavorarci, mentre su Andelkovic c’è solo da fare una considerazione ad alta voce: “Il campionato sloveno non è la seria A”.
[Salvatore Cannonito – Fonte: www.tuttopalermo.net]