ROMA – Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Repubblica parlando dell’eventuale ripresa dei campionati. Queste le sue parole: “Quando il Paese tornerà a vivere e ci saranno le condizioni, tornerà anche il calcio. Il campionato va concluso, c’è tempo. Ho massimo rispetto per la scienza, ma non possiamo mollare. Lavoriamo sulle modalità, non sulle tempistiche. Difficile giocare in città colpite come Bergamo? Stesso discorso a Milano, a Brescia o a Cremona. Un campionato giocato sotto la linea del Rubicone, senza gare al nord, è una possibilità. Non ripartire darebbe il via a un lungo contenzioso. Ho già le diffide di alcune società, e chi propone di non ripartire non dà idee su come risolvere questo problema. La FIFA ha già indicato la via”.
Il numero uno della Federcalcio ha, poi, aggiunto: “Senza finire i campionati nazionali, non è possibile terminare le coppe europee. Scudetto? Lo può stabilire solo il Consiglio Federale. Ma la Juventus non lo vuole e la sua posizione è apprezzabile. Il titolo si vince sul campo La prossima stagione? Un’ipotesi è organizzare le competizioni su anno solare. Altrimenti dovremmo chiudere la stagione che verrà a maggio 2021 prima del’Europeo. Così il campionato potrebbe disputarsi in 5 mesi. Ci sono delle idee a riguardo, ad esempio una formula con due o più gironi e poi Playoff e Playout. Misure eccezionali, solo per una stagione”.
Infine: “Andremo di pari passo con gli altri campionati europei. Se ci faranno giocare a inizio giugno, allora potremmo farcela per fine luglio. Qualora si iniziasse a settembre, finiremmo a novembre, poi a gennaio di nuovo in campo”.
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