Se si guarda soltanto alle prime tre del campionato, la 19^ Giornata di Serie A non ha portato di certo alcuna sorpresa. La Juventus ha vinto in rimonta a Cagliari, facendo a pezzi i sardi dopo l’iniziale vantaggio di Pinilla; la Roma ha letteralmente distrutto il Genoa all’Olimpico con quattro goal (il primo, quello di Florenzi, in rovesciata, pronto ad entrare di diritto sul podio delle reti più belle della stagione); il Napoli è andato a vincere nettamente (3-0) in casa dell’Hellas Verona in un match che si preannunciava decisamente più complicato di ciò che si è rivelato nel risultato finale.
Così le prime tre sono scappate via come di consueto, mentre una Fiorentina ”spuntata” (senza gli infortunati Rossi e Gomez) arrancava in casa di un ottimo Torino chiudendo le ostilità sullo 0-0 (pronto l’intervento della dirigenza viola che sta portando in queste ore Matri alla corte di Montella, in prestito dal Milan).
Poco più sotto (5 punti per l’esattezza), ecco la prima milanese “in crisi” e la prima “anomalia”. L’Inter di Mazzarri, infatti, non riesce a trionfare nemmeno tra le mura amiche contro il Chievo Verona, portando a 7 le partite senza vittorie nelle ultime 8 disputate tra campionato e Coppa Italia (unica vittoria nel derby, sconfitta anche con l’Udinese giovedì sera): l’1-1 di San Siro (reti di Paloschi e Nagatomo) porta così altre ombre sul biscione, che però, grazie al punticino conquistato, aggancia l’Hellas al quinto posto, mentre il tecnico livornese continua nel suo lavoro sostenuto bene dai tifosi e forse male dalla nuova dirigenza (che ancora non porta acquisti) e dalla classe arbitrale (ancora zero rigori e tanti dubbi).
Sull’altra sponda del Naviglio, però, le cose vanno ancora peggio: il Milan affonda al Mapei Stadium contro il Sassuolo (poker incredibile di Berardi) e Barbara Berlusconi interviene cacciando Allegri e tutto il suo staff.
A Milanello, da oggi, si pensa alla sfida in Coppa Italia con lo Spezia di domani con Tassotti in panchina, ma in settimana è previsto l’arrivo di Clarence Seedorf a Milanello (in queste ore la conferenza stampa dell’olandese che annuncerà l’addio al calcio e l’approdo in rossonero come allenatore) per far partire un nuovo ciclo sotto il segno di Lady B (in arrivo per giugno una rivoluzione con Stam e Crespo nello staff tecnico dell’ormai ex giocatore del Botafogo).
Anche nel luogo di nascita dell’ora ex tecnico rossonero, però, c’è aria di cambiamento: a Livorno, infatti, dopo l’ennesima sconfitta (3-0 in casa contro il Parma), il presidente Spinelli ha deciso di esonerare Davide Nicola, affidando la squadra alle mani sapienti di Attilio Perotti già salvatore della patria come subentrato nelle battute finali della stagione 2011-12: al responsabile dell’area tecnica amaranto, dunque, il compito di evitare ancora una volta la retrocessione tra le polemiche dei tifosi che non volevano la cacciata dell’eroe della promozione.
Chi ha già cambiato, invece, si accontenta di un pari: finisce infatti 0-0 a Bologna tra i felsinei e la Lazio; Ballardini, così, inizia con un buon punto sua avventura emiliana, mentre Reja prosegue nella ricostruzione dei biancocelesti con un altro risultato utile (sebbene non esaltante).
Vittorie importanti, infine, per Atalanta e Sampdoria: gli orobici hanno la meglio sul Catania all’Atleti Azzurri d’Italia con un 2-1 firmato Denis e Moralez (di Leto la rete degli etnei) e si allontanano dalla zona retrocessione, mentre i blucerchiati liquidano con un netto 3-0 l’Udinese in un match caratterizzato dai cartellini rossi (ben tre espulsi: Allan, Soriano e Gabriel Silva) e dalla doppietta di Eder che manda i friulani a soli quattro punti dalla zona retrocessione.
[Andrea Uttieri – Fonte: www.goalnews24.eu]