Catania
Il pareggio contro l’Atalanta è un importante passo avanti per gli etnei. Per la seconda giornata rallentano tutte le squadre attorno. I rossazzurri si portano così a tre punti dalla Fiorentia rimanendo a cinque dal quinto posto, occupato dal Milan che non va oltre il pareggio, su rigore, a Cagliari: presi dall’Udinese al settimo posto (i bianconeri verranno presto a giocare al Massimino), distanziata la Roma, che cade a Genova, mantenuto a quattro punti il Parma. Non val la pena ricordare i 15 punti di vantaggio sulla terzultima, men che meno i 18 sull’ultima piazza, il Palermo. Più concreto visualizzare i quattro punti mancanti per l’approdo alla teorica quota salvezza ed i tre in palio la prossima giornata, ricca di scontri diretti nella zona Catania.
Bologna
La formazioni di Pioli non va oltre il pareggio casalingo contro il Siena, ultimo in graduatoria, apparsa squadra determinata e concreta, profondamente convinta della fondatezza della propria speranza salvezza. Alla rete senese risponde il provvidenziale Kone. A cinque punti dal terzultimo posto, i rossoblu guardano con diffidenza il divario ben sapendo che la prossima sfida, contro il Catania, dirà quanto questo pareggio interno abbia arrecato danno; Siena, Pescara e Genoa giocheranno tutte in casa.
In vetta
Il 2-0 della Juventus sulla Fiorentina è una mezza sentenza nel dibattito scudetto. Mentre la Lazio ferma il Napoli, nella sfida tra le due inseguitrici più accreditate, i bianconeri scappano via gioendo non solo dei tre punti, anche del successo a scapito dei rivali viola. In vetta si gioca d’anticipo. Tutto è già scritto al sabato sera, Juventus a +5 sul Napoli.
Europa League
Si ferma ancora la Fiorentina, giudicata troppo “sprezzante” allo Juventus Stadium. Il Milan allunga di un punto sulla Fiorentina ma perde contatto con l’Inter che ha ragione del Chievo nel posticipo serale, riprendendosi così la quarta piazza in solitaria. A tre punti dalla Fiorentina la coppia Catania ed Udinese. I friulani la spuntano di misura sul Torino, che interrompe sette turni di striscia positiva. Cade la Roma, fragorosamente, a Genova. La Sampdoria dell’ex laziale Delio Rossi abbatte il nuovo corso Andreazzoli non senza qualche episodio favorevole. Accade tutto nel secondo tempo, le tre reti doriane, le due di Lamela (una annullata, dubbia), il rigore sbagliato da Osvaldo, il parapiglia finale col tecnico blucerchiato che volentieri avrebbe scambiato anche con De Rossi e Totti le proverbiali quattro chiacchiere scambiate con Liajic. Un punto sotto la Roma, il Parma, costretto al pareggio da un buon Genoa, imbattuto dal ritorno di Ballardini in panchina.
Zona tranquilla
Tre punti mettono la Sampdoria virtualmente al riparto dalla lotta retrocessione. Agguantato il Chievo a 28 punti come anche il Torino. Quindi, tutti e soli pareggi, dal Palermo all’Atalanta, da quota 18 a quota 27. Il Bologna raggiunge il Siena al Dall’Ara, il Palermo riagguanta il Pescara con la prima rete di Fabbrini in rosanero. Il Cagliari, in vantaggio con Ibarbo, viene ripreso dal rigore di Balotelli.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]
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