Matematicamente parlando è ancora aperta perché sei punti sono relativamente pochi. Entrando nel merito però abbiamo una Juventus che nel Big match col Napoli si permette di sonnecchiare e di sperimentare. Probabilmente ci toccherà aspettare la semifinale di ritorno di Coppa Italia per vedere i bianconeri impegnarsi sul serio. Il pareggio non ha creato troppi pensieri a Torino, la Juve non ha mai sbagliato due partite di fila quest’anno e probabilmente vincerà il sesto scudetto consecutivo perché è consapevole della sua forza.
Consapevolezza che è l’attributo principale mancante alla Roma. Un po’ per sfortuna e un po’ perché è la Roma anche quest’anno tutte le partite clou della stagione si sono risolte in uno psicodramma a tinte giallorosse. Col Porto nel preliminare di Champions, col Lione In Europa League, fuori due volte contro una squadra più debole in partite che potevano essere vinte tranquillamente. Spalletti sa che il problema è nella testa e ha provato a far saltare il banco minacciando di andarsene. Se stasera in Coppa Italia andrà male di nuovo probabilmente salterà lui.
La lotta per l’ultimo posto in Champions è aperta almeno a tre squadre: Napoli, Lazio e Atalanta. L’Inter dopo la sconfitta con la Samp si è allontanata e il Milan difficilmente potrà rientrare. L’attuale situazione ricorda molto quella che si crea sulle salite del Giro d’Italia. Il Napoli davanti fa l’andatura cercando di far saltare gli altri. Le milanesi paiono saltate. Tengono duro Lazio ed Atalanta. Domenica sarà partita da fuori giri tra Lazio e Napoli. Con la piccola grande Atalanta di Gasperini pronta a scattare in avanti. Due su tre si accontenteranno dell’Europa League in compagnia dell’Inter, o meno probabilmente, del Milan.
Sarebbe bello parlare di una lotta aperta per restare in A. Sarebbe bello ma non possiamo farlo ci sono solo due squadre che ancora si cimentano in qualcosa di simile ad una lotta per la salvezza. Da un lato il Crotone di Davide Nicola che giornata dopo giornata lotta e cerca in tutti modi di colmare i limiti tecnici con la grinta onorando la sua prima storica Serie A. Dall’altro l’Empoli di Martusciello, reduce da sette sconfitte consecutive, povero di gioco, di gol e di idee, lontano anni luce dall’Empoli di Sarri. Probabilmente il Crotone tornerà in B mentre l’Empoli si salverà. Lo sappiamo: il calcio, come la vita, spesso è ingiusto. Per tutte le altre squadre comprese tra l’ottavo posto della Fiorentina e il sedicesimo del Genoa è stata una stagione tranquilla ed è già tempo di spulciare tra i cataloghi dell’agenzia di viaggi. Con un sentito ringraziamento per aver accorciato la stagione alle non pervenute Palermo e Pescara.
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