Se ne vanno tutti. In cerca di nuovi stimoli, magari oltre i confini dell’Italia. Perché l’età passa, i segni inesorabili del tempo si fanno sentire e il calendario scorre senza voler sentire ragione. E quando sai che hai fatto il massimo e dato tutto, vai a caccia di altre opportunità, altre motivazioni. Ma c’è anche chi non rientra più nei progetti del futuro, e così le società, senza pensarci troppo, mandano via le loro bandiere.
Le prime voci, i primi rumori, sull’addio all’Italia sono state quelle su Alessandro Del Piero. Un campione, una bandiera del nostro calcio, simbolo della Juventus e di tutto il mondo del pallone, scaricato dai bianconeri. Il presidente Andrea Agnelli infatti, qualche mese fa ha annunciato che Pinturicchio non farà parte della Juventus del prossimo anno. E pensare che Alex era pronto a firmare in bianco. Nel suo futuro potrebbe esserci l’America. Magari New York, oppure Los Angeles. Ma la squadra a stelle e strisce, eventualmente, Del Piero dovrebbe sceglierla di comune accordo con l’MLS. Perché la Federazione potrebbe anche dire di no, per esempio, al trasferimento ai New York Red Bulls. Il motivo? L’eccessiva competitività della squadra. Infatti il regolamento americano stabilisce che una squadra non può avere tanti top players di livello internazionale in organico. Più facile che lo indirizzi in un’altra franchigia. Da escludere il Montreal Impact, squadra che causa ai tifosi del Bologna un vero e proprio groppo in gola. Già, perché Marco Di Vaio raggiungerà Ferrari e Corradi. Altra bandiera, altro addio.
Alessandro Nesta dopo vent’anni di Lazio e Milan lascia l’Italia. Andrà ai New York Red Bulls, dove raggiungerà Thierry Henry. Ed ecco che il livello di competitività della squadra con il difensore romano sarebbe già troppo alto. Altri grandi del calcio non sarebbero accettati dall’MLS. Che si chiamino Del Piero, Gattuso o Pippo Inzaghi, altri pilastro del calcio italiano che salutano il nostro campionato. Il centrocampista del Milan lo ha annunciato ieri. Ma il suo “è solo un arrivederci”, perché presto potrebbe tornare in Via Turati, da dirigente. Su Inzaghi ancora serpeggia incertezza, perché non è dato conoscere la sua prossima destinazione. Andrà via dall’Italia pure Clarence Seedorf. Per lui dovrebbero aprirsi le porte del Botafogo, in Brasile.
Un vero e proprio esodo. Se ne vanno tutti. E non si escludono altre sorprese. Gianluca Zambrotta, anche lui, è tentato dagli Stati Uniti. E Fabrizio Miccoli valuta soluzioni provenienti dagli Emirati Arabi. A fine anno con ogni probabilità dirà addio al Palermo. In Qatar sono pronti a ricoprirlo d’oro, come già avrebbe voluto fare il Birmingham qualche anno fa. In quel caso il Romario del Salento rifiutò la proposta e decise di continuare a trascinare i rosanero. Ora le cose potrebbero cambiare. Questione di stimoli, motivazioni…e decisioni dall’alto.
Il calcio cambia, l’età avanza per tutti. Ma i loro nomi rimarranno scolpiti negli almanacchi, nel cuore e nella mente dei tifosi. Vanno via tanti pezzi di storia ed emozioni. Ai giovani che avanzano, l’arduo compito di rimpiazzarli così da diventare i nuovi idoli degli appassionati di calcio. Chiamatelo ricambio generazionale. Difficile prenderne atto, complicato accettarlo. Ma, the show must go on. Lo spettacolo deve continuare. Chi non ci sta, scenda pure dal carro. Prima o poi ci risalirà.
[Alessio Alaimo – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]