Serie A, tra panchine traballanti e scenari futuri

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Sarà un week end di ultime spiagge. Firenze fischia, Lecce mugugna, Verona tentenna. E che dire della Genova sponda rossoblù, dove i terremoti sono sempre laggiù, accantonati all’orizzonte ma pronti a far tremare a spron battuto la panchina del tecnico. Cesena il suo scossone l’ha già vissuto, resta solo da capire chi riverstirà il ruolo del dopo Giampaolo: Ballardini, Marino, Arrigoni o compagnia allenante. Su Mihajlovic pende sempre una spada di Damocle grande così: i fischi dei tifosi, le contestazioni, la voglia di cambiare. Quando vincere non basta, detto in soldoni, perché forse per convincere servirebbe solo l’esonero.

Città tosta e testarda, quella del Giglio, che sogna sempre Delio Rossi ma che può veder avvicinarsi anche Del Neri. Il Chievo come ultima spiaggia, penultima per Di Carlo che ne ha perse tre di fila e che ora deve rialzare gli standard per non finire nel baratro della classifica. De Canio osserva, interessato. Lui che è ex tecnico di quel Lecce dove il futuro di Di Francesco è ora legato ad un filo e, ironia della sorte, proprio nella gara contro il Cesena. Chi ha già invertito la rotta contro chi rischia di farlo presto. Sarà un week end di ultime spiagge.

[Marco Conterio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]