Serie B 2018/2019 – Presentate sei richieste di ripescaggio

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Serie B 2018/2019

Ieri è scaduto il termine ultimo della FIGC per presentare la domanda di ripescaggio in Serie B, sei le squadre in corsa. 

CATANIA –  Catania, Novara, Siena, Ternana, Pro Vercelli ed Entella hanno presentato la domanda di ripescaggio per partecipare alla Serie B 2018/2019. Ieri, infatti, è scaduto il termine per le richieste di ripescaggio da parte dei club interessati a prendere il posto di Bari, Cesena e, forse, Avellino nel prossimo campionato cadetto. Tutte le domande avrebbero soddisfatto i requisiti richiesti, a cominciare dal deposito dell’assegno da 700.000 euro richiesto come contributo a fondo perduto e della fideiussione di 400. Secondo le prime indiscrezioni Catania e Novara sarebbero in prima fila, divise da pochissimi decimali. Il Siena sarebbe due incollature davanti alla Ternana, con la compagine umbra che potrebbe rappresentare la prima delle escluse.

I parametri in base ai quali verrà stilata la classifica sono tre: il piazzamento nella classifica 2017-2018 (che vale per il 50%), la tradizione sportiva (25%), la media degli spettatori allo stadio (il restante 25%). Non è finita qui visto che la folle gara dei ripescaggi è sub judice: la FIGC, infatti, confida che la Corte d’appello federale (a cui si sono rivolte) Siena, Ternana e Pro Vercelli) possa ribaltare il pronunciamento del Tribunale Nazionale Federale, che ha accolto il ricorso del Novara, imponendo al commissario Fabbricini di cancellare la norma che escludeva dai ripescaggi le società che avessero subito nei tre anni precedenti una sanzione per stipendi, ritenute e contributi non pagati.

Situazione molto complessa visto che il prossimo campionato cadetto potrebbe avere 23 squadre: martedì, infatti, l’Avellino discuterà il suo ricorso contro l’esclusione al Collegio di garanzia del Coni. Il club irpino, bocciato due volte dal COVISOC, tenterà l’ultimo assalto per restare in Serie B con la che difesa proverà a dimostrare che la Onix possiede un indice di solvibilità almeno pari al rating.