SESTRIERE – Wendy Holdener si aggiudica lo slalom del Sestriere con il tempo di 1’56″29, davanti a Mikaela Shiffrin, staccata di 47 centesimi, che mette a segno il podio numero 123 della carriera. Terzo posto per una Petra Vlhova che non riesce a vincere quest’anno, e anche oggi perde 70 centesimi dalla leader.
Si ridimensiona un po’ nella seconda frazione la bella prestazione delle italiane, che dopo la prima metà di gara avevano Lara Della Mea addirittura al nono posto, e altre tre atlete qualificate. Della Mea ha commesso un errore sul ripido nella seconda ed è finita 19/a, mostrando comunque di essere cresciuta tecnicamente. Buon recupero per Vera Tschurtschethaler che risale al 20/o posto, dal 25/o di metà gara, mettendo a segno il miglior risultato in carriera. Primi punti per Lucrezia Lorenzi, che termina 28/a, mentre è fuori Anita Gulli, dopo il 22/o posto di metà gara.
Holdener e Shiffrin condividono il primo posto nella classifica di disciplina con 325 punti, mentre terza è Vlhova con 230. Nella generale guida Shiffrin con 385, davanti a Holdener con 366 e a Vlhova con 340.
Lara Della Mea: “So che ci sono, ci sta sbagliare. Mi dispiace un po’, ma mi dà tanta fiducia per le prossime gare. Ho provato ad attaccare a tutta, ho fatto due errori che mi sono costati tanto, ma cerco di andare oltre. E’ importante trovare la fiducia giusta e lavorare bene. Quest’anno abbiamo un team con il quale si può lavorare molto, oggi è una bella giornata per tutto il team”.
Vera Tschurtschenthaler: “Ho fatto qualche errorino, ma sono contenta della giornata. Si tratta comunque del mio miglior risultato in carriera. Adesso in Valle Aurina per la Coppa Europa e poi vediamo. Eravamo tutte felicissime già dopo la prima manche, ma ci siamo tenute perché si doveva fare ancora una seconda. Non dobbiamo saltare i passi. Io e Martina siamo le più vecchie del gruppo, quindi un gruppo giovane e bisogna crescere piano piano”.
Lucrezia Lorenzi: “Un’emozione e una soddisfazione enorme, ora si apre un altro capitolo. Ci speravo da tanto e mi sembrava così distante. Due operazioni al piede destro e due al sinistro: dopo tre anni molto lunghi è una vera liberazione. Tutte, in squadra, abbiamo avuto problemi, ma ora se ci tiriamo una con l’altra possiamo fare belle cose”.
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