DORTMUND – Sono passati già sette anni da quella notte, la notte in cui un uomo solo annichilì i “Galattici”. E’ il 24 aprile del 2013 e, nel corso della semifinale d’andata di Champions League tra Borussia Dortmund e Real Madrid, Robert Lewandowski realizza un poker leggendario. Mai nessuno prima di lui, infatti, era riuscito a segnare ben quattro reti nel penultimo atto della competizione europea più importante per club. Quattro reti nel giro di 66 minuti, una tripletta in 17 minuti ma il polacco, qualche anno più tardi, supererà se stesso con la maglia del Bayern Monaco: 5 gol in 9 minuti, in turno infrasettimanale di Bundesliga, contro il malcapitato Wolfsburg.
Una notte da sogno, quella del 24 aprile 2013, vissuta dal Borussia Dortmund che, dopo aver stritolato il Real Madrid 4-1, perderà 2-0 al Bernabeu conquistando la finale di Wembley. Finale che la squadra di Klopp perderà, all’ultimo minuto di gioco, contro il Bayern Monaco grazie a un gol di Robben. Ma quella notte rimarrà per sempre scolpita nella memoria di ogni appassionati di calcio, quelle quattro dita al cielo e uno strepitoso delirio di onnipotenza.
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