Serie A

La svolta alla settima giornata: il punto in Serie A

La Serie A alla seconda sosta per le Nazionali: fra promossi e bocciati, passando per i mediocri ed i “secchioni”, a che punto sono i compiti delle squadre del nostro campionato?

La Serie A giunge alla seconda sosta per le Nazionali, e dopo sette giornate qualcosa comincia ad emergere con decisione. Dal Napoli alla Juve, passando per il Sassuolo ed il Cagliari. Le nostre pagelle delle venti squadre di Serie A.

I “SECCHIONI”

Sono quelli che in estate hanno svolto tutti i compiti a casa. Senza conoscere vacanze. Al primo posto il Napoli di Spalletti, e non potrebbe essere altrimenti. Sette vittorie su sette, soltanto tre gol subiti. Da parte la scaramanzia, l’impressione è che i partenopei possano davvero lottare fino in fondo per la conquista dello scudetto. Per il gioco, per l’organizzazione, per la facilità di andare in rete e di non subire gol. E’ ad oggi la candidata principale? Forse sì, ma occhio alle milanesi. Il secondo secchione? Proprio il Milan. Sei vittorie ed un pareggio, arrivato all’Allianz Stadium in rimonta contro una Juventus in ripresa. Squadra solida e compatta, che sa giocare a calcio ed ha le idee chiare. Pioli ha compiuto un capolavoro alla guida del Diavolo, occhio perché (considerati anche i rientri di Ibra e Giroud) questo potrebbe essere il loro anno.

I PROMOSSI

Hanno studiato, ma non come i secchioni. C’è l’Inter, terza imbattuta insieme a Napoli e Milan. Inzaghi è entrato subito in sintonia con l’ambiente, la vittoria in rimonta contro il Sassuolo ha messo in mostra una rosa ampia, di forza e di carattere. Sono ancora loro l’avversario da battere. Poi c’è la Roma dello Special One: la sconfitta nel derby poteva abbatterla, ma è ripartita subito forte. Squadra giovane ed offensiva, collaudato qualche meccanismo difensivo sarà lanciata nella lotta Champions. E la Viola di Italiano? Promossa a pieno. Peccato per la caduta in casa contro la capolista, ma l’impressione è che a Firenze sia tornato l’entusiasmo giusto. Idee, coraggio e testa alta. C’è anche la Fiorentina nella corsa alle coppe europee. Inseriamo anche l’Empoli, che sta ben coniugando bel gioco e risultati. I nove punti in classifica sono il frutto di un progetto che viene da lontano. Sarà salvezza tranquilla?

BENE MA NON BENISSIMO

La promozione c’è, ma si poteva fare meglio. “E’ bravo ma non si applica”, si direbbe per alcuni di loro. Lazio capofila: diciamoci la verità, prima dello scivolone di Bologna il cammino della truppa di Sarri era stato più che positivo. E’ vero, non si vede ancora molto la mano dell’allenatore, c’è bisogno di tempo e di fiducia. Poi c’è lo stesso Bologna, con Mihajlovic alla graticola prima di sferrare una prestazione ricca d’orgoglio contro i capitolini. Undici punti in classifica, gli stessi della Juve. Poi c’è il Torino, che sta mostrando buone cose. La bravura di Juric era già nota, ora sta emergendo il suo lavoro. La sua identità, il suo carattere, i granata sono quasi pronti a decollare. Impossibile non menzionare il Verona: partito male con Di Francesco, ha cominciato a correre con Tudor. Vittorie di prestigio, l’ultima larga e netta con lo Spezia. Infine c’è il Venezia, appena sopra la zona più calda. Cinque punti ma buone prestazioni, gli uomini di Zanetti hanno intenzione di continuare a battagliare.

MEDIOCRITA’

Appena sotto la sufficienza. Può fare molto di più l’Atalanta, partita un po’ a rilento. Sappiamo che gli uomini di Gasperini amano esaltarsi nella seconda parte di stagione, e seppur questa non sia la vera Dea che abbiamo imparato a conoscere, sicuramente i bergamaschi sapranno alzare ritmi e marcia da qui in avanti. Poi c’è l’Udinese, fatta di alti e bassi. Non ingrana per ora la squadra di Gotti, la salvezza resta però ampiamente alla portata. Simile discorso per la Samp di D’Aversa, che ha giocatori per rendere meglio. Talenti come Damsgaard e Thorsby, uniti all’esperienza di Caputo e Quagliarella, impongono risultati più ambiziosi. La Salernitana di Castori? Partita malissimo, ora sta provando a risalire. Qualcosa forse sta cambiando, certo è che la lotta per la salvezza è già durissima. Infine il Genoa di Ballardini, piegato proprio in quel di Salerno. Qualche falla c’è, chissà se anche stavolta il mister riuscirà a risolvere tutto come suo solito.

I BOCCIATI

Primo posto? La Juventus, inutile girarci intorno. Non basta la ripresa delle ultime gare, il primo posto dista ancora dieci punti ed ad oggi sembra un miraggio. Le altre corrono e restare aggrappati al treno Champions è semplicemente fondamentale. Poi il Sassuolo, ad oggi al di sotto delle aspettative. Dionisi dispone di talenti in parte inespressi, ma potenzialmente molto forti. Starà a lui valorizzare al massimo la propria rosa. Infine Spezia e Cagliari: situazioni simili, occupano gli ultimi due posti in classifica. Thiago Motta è già in discussione, seppur la rosa non sia stata molto rinforzata. Poche giustificazioni per il Cagliari, soltanto tre punti conquistati e zero vittorie in campionato. E’ arrivato Mazzarri, ma ci si aspetta tutt’altro.

Simone Sebastiani
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Simone Sebastiani

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