Shaqiri, Sabatini insiste. Bovo, l’interesse esiste davvero. Alvarez si complica, Lamela resta il sogno

Bojan ok, Loic Nego pure: avanti così. Walter Sabatini è al lavoro per costruire la Roma 2011/2012, e sul suo taccuino ci sono tanti nomi: alcuni blasonati, altri non così conosciuti ma non perché non meritano di esserlo; solo perché, si spera, lo saranno ben presto. Nomi di talenti in rampa di lancio, ragazzi su cui puntare e che bisogna far propri prima che su di essi piombino troppi occhi indiscreti, che possano mettersi d’intralcio e complicare eccessivamente le cose.

Nella due giorni di trattative milanesi appena conclusa – in cui no, non si è parlato solo di comproprietà – la Roma si è mossa parecchio, con Sabatini e Tempestilli in giro per gli hotel meneghini, a colloquio con più di un procuratore, alla ricerca dell’affare che potesse alimentare l’aura di positività portata dal recente acquisto di Bojan. Abbiamo raccontato venerdì, in diretta, dell’incontro tra il team manager giallorosso e Franco Zavaglia, agente del fu romanista Aquilani e di quel Cesare Bovo su cui la Roma sembra aver adesso focalizzato l’attenzione. La sua grinta, la sua capacità difensiva e offensiva, e soprattutto la sua provenienza attuale, Palermo, lo rendono praticamente il principale indiziato a rinforzare il reparto arretrato di una Roma che, ricordiamo, sarà priva di Mexes la prossima stagione. Zavaglia nega, smentisce, ma l’interesse c’è, e la Roma proverà a riportarlo all’ombra del Cupolone.

Da Tempestilli a Sabatini, da Bovo, dunque, a Shaqiri. Che piace alla Roma, e tanto. Il talento del Basilea, che ha dato dimostrazione delle sue qualità nell’Europeo u-21 appena terminato, è un vero e proprio pupillo di Sabatini, che lo ha seguito attentamente per tutto l’arco della competizione. Si dice che il Basilea abbia chiesto 12 milioni, falso: il suo cartellino vale circa 9 milioni, cifra che la Roma, udite udite, non considera neanche così eccessiva. Shaqiri, infatti, piace, ed è uno dei giovani in prospettiva più forti che offre il panorama calcistico internazionale.

Infine, la baraonda di nomi che di giorno in giorno si susseguono. Alvarez: vero, è un obiettivo della Roma. Sabatini ha avuto contatti con il suo agente, Marcelo Simonian, che ha confermato che per prelevarlo bisogna superare i dieci milioni di euro. Ce ne vogliono almeno 12-13. Cifra a cui la Roma non intende arrivare, motivo per il quale sembra aver alleggerito la presa. Con l’Arsenal che, invece, si sta facendo sotto e, attualmente, risulta favorito. Si complica, poi, anche la trattativa con Clichy, richiesto da Leonardo al Paris Saint-Germain (10 milioni il costo dell’affare). Lamela resta il sogno – se ne riparlerà dopo il match del “Monumental” di questa sera, che potrebbe sancire la clamorosa retrocessione del River – Montoya, talento della “cantèra” del Barcellona, non vuole lasciare la Catalogna, così come è dura prelevare Alcantara: il Barça vorrebbe non privarsi dei suoi due gioiellini. Portieri: saltato Viviano, si punta Stekelemburg, che gradirebbe un approdo in giallorosso. Costo 9 milioni: la Roma cercherà di tirare sul prezzo.

Mercato in uscita: occhio a Menez, sul taccuino di Leonardo. Vucinic è conteso da Juve, Blackburn e Inter (anche se il montenegrino sembra aver escluso l’ipotesi inglese: vuole una squadra di prima fascia), Borriello, invece, come confermato a Vocegiallorossa nei giorni scorsi da Fabrizio Ferrari, agente FIFA grande esperto di calcio francese, non rientra nei piani del PSG, che nel ruolo di punta ha già acquistato Gameiro.

[Alessio Milone – Fonte: www.vocegiallorossa.it]

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