SIENA – Le voci dei protagonisti di Siena – Catania 0-1.
Francesco Lodi (centrocampista Catania): “Eravamo ben coscienti dell’importanza della gara contro il Siena. Abbiamo fatto il nostro riuscendo ad ottenere il massimo contro una diretta concorrente alla salvezza. L’arbitro? Non credo sia stato determinante a sfavore del Siena anzi, si è scusato per la svista sul rigore non concesso a Seymour. Avremmo dovuto e potuto chiuderla prima. Adesso ci aspetta un incontro ugualmente importante, in casa, contro il Novara. Il nostro futuro lo costruiamo partita dopo partita. Altri tre punti ci permetterebbero, con una partita in meno, di raggiungere una quota importante. Siamo salvi al 70% ma se domenica non facciamo bene torniamo nella mischia. Il mio futuro? Un anno fa giocavo col Frosinone, ultimo in serie B, adesso sono titolare in una squadra come il Catania. Basta dir questo no? Mi trovo benissimo qui, fanno piacere gli apprezzamenti delle altre società ma sul mio futuro l’unica a poter parlare è il Catania. Ringrazio il mister che mi schiera nel ruolo in cui ho sempre voluto giocare ma in cui nessuno mi schierava, davanti la difesa. Oggi ho fatto un po’ tutti i ruoli, anche esterno offensivo come ai tempi di Udine.
Giovanni Marchese (difensore Catania): “E’ una bella vittoria contro una squadra bene organizzata. Adesso prepariamo una sfida altrettanto importante in casa. C’è la salvezza da conquistare. Continuando a giocar bene miglioreremo anche in zona realizzativa. Il Catania lo vedo già salvo al 70%.
Nicola Legrottaglie (difensore Catania): “Torniamo ad una dimensione a noi consona. A volte dobbiamo lottare e soffrire come oggi per poter adesso guardare con più serenità il futuro. Quando sono arrivato qua ho sentito che il presidente voleva arrivare a 50 punti. Questo è il nostro altro, dare a lui una soddisfazione come questa. Nel calcio nessuno ti regala nulla. Se vorremo arrivare a questa quota possiamo, ne abbiamo i mezzi. Ma dobbiamo crescere, dobbiamo portare a casa tutti i punti possibili senza più sprecarne. Non concretizziamo quanto produciamo. A tratti giochiamo anche meglio di qualche grande squadra per la velocità e la tecnica con la quale ci muoviamo. E’ solamente la convinzione che ci manca. Non dobbiamo accontentarci della sufficienza. E loro hanno 25 anni, io quasi 35. Il mio augurio per loro è questo, convincerli a non accontentarsi. Per me non ci sono più possibilità, ma per tanti altri miei compagni sì. Adesso badiamo alla sfida contro il Novara che dirà in che parte della classifica meritiamo di stare”.
Vincenzo Montella (allenatore Catania): “Io sulla panchina della Lazio? Sinceramente è la prima volta che sento una voce del genere. Mi fa piacere che tante squadre mi stimino, questo significa che apprezzano il mio lavoro e che il direttore Lo Monaco parla molto bene di me. Tornare a Roma? Ci torno tutte le settimane. Delle dimissioni di Reja non sapevo, spero siano state respinte. Quella di stasera è stata una vittoria fortemente voluta e sofferta oltre che fondamentale. Come noi anche il Siena si giocava buona parte del suo futuro, classifica alla mano. Abbiamo sofferto nella seconda parte del secondo tempo, peccato perché potevamo chiudere sul 2-0. Credo che sia stata una vittoria meritata anche se sofferta. La prestazione va accettata e va compreso che non si può sempre vincere e giocare meglio dell’avversario. Alla nostra classifica mancano ancora dei punti per parlare di salvezza acquisita, adesso la gara di vitale importanza è quella col Novara. Se vogliamo ambire a qualche cosa di più della salvezza non possiamo sbagliare. Meritiamo la posizione di classifica che occupiamo oggi. Avendo due gare da recuperare la quota che vedevamo non ci piaceva. La vittoria di oggi ci restituisce la giusta dimensione. Legrottaglie da nazionale? Non me l’aspettavo una voce del genere. Nicola ce lo teniamo a Catania, fa fatica a fare tre partite a settimana.
Mattia Destro (attaccante Siena): “Purtroppo non siamo riusciti ad ottenere un buon risultato. Ce l’abbiamo messa tutta ma il Catania è stato bravo a far goal e poi chiudersi. Erano due gare importanti Lecce e Catania, adesso dobbiamo rimboccarci le maniche”.
Giuseppe Sannino (allenatore Siena): “I tifosi ci remano contro e questo non va bene. Se il pubblico volesse bene al Siena oggi l’avrebbe dimostrato applaudendo la squadra, sostenendola, non fischiandola. Forse questa piazza è abituata a vedere grande calcio. Vogliamo tutti la salvezza del Siena ma i fischi sentiti oggi mi hanno ferito come uomo di sport. Il nostro obiettivo è sempre stata la salvezza, abbiamo sprecato tanto ma restiamo a +2 punti dal Lecce. Ai tifosi dico non contestate i ragazzi, contestate me. Nel primo tempo non abbiamo brillato ma nel secondo abbiamo dato tutto senza mai concedere nulla all’avversario. La squadra ha giocato un secondo tempo di grande cuore e sacrificio, forse il migliore della stagione dopo un primo tempo non all’altezza. E’ arrivata una sconfitta immeritata”.
Gianluca Pegolo (portiere Siena): “E’ una sconfitta pesante da incassare. Avevamo in mente di cogliere il turno casalingo per staccare il terzultimo posto ed invece ci ritroviamo vicini come mai alla zona calda. Le partite come questa contro il Catania iniziano e finiscono male. Loro si sono chiusi bene e nell’occasione del rigore sono stati fortunati, avevo indovinato l’angolo, se non avesse preso il palo interno quella palla non sarebbe andata in rete. Non si voleva proprio questa sconfitta, adesso puntiamo a riscattarci col Palermo. Il morale è molto basso ma l’occasione per rifarci è alle porte. Dobbiamo mostrarci più spietati in area avversaria. C’è mancata la lucidità questa sera”.
Luca Rossettini (difensore Siena): “Abbiamo perso senza prendere un tiro in porta. Sapevamo che il nostro campionato sarebbe stato difficile. La situazione attuale non ci coglie impreparati. Dovremo lottare fino all’ultima giornata. Siamo entrati in campo senza la giusta cattiveria, forse perché questa partita l’avevamo caricata troppo da patirne l’effetto contrario a quello sperato”.
Claudio Terzi (difensore Siena): “Abbiamo perso la partita pur dominando nella ripresa. Nel primo tempo ci siamo schiacciati, è vero. Eravamo un po’ timorosi ma va detto che il rigore è stata l’unica loro occasione. Dell’arbitro non parlo, i colpevoli di questa sconfitta siamo noi come gruppo. Guardiamo avanti”.
Franco Brienza (attaccante Siena): “ Abbiamo perso senza subire un tiro in porta. Nel secondo tempo abbiamo reagito ma non siamo riusciti a ribaltare il risultato. Secondo me l’arbitro mi ha negato un rigore chiaro, il contatto c’è stato. Ormai non protesto più. C’è veramente tanta amarezza”.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]