Non sono dunque bastati quasi 9 mesi di battaglie, delusioni, gioie e gol per coronare il sogno europeo, 3330 minuti di gioco sono ormai dietro le spalle, ne restano da giocare 90, gli ultimi, i più importanti, decisivi per questa e, soprattutto, per la prossima stagione.
L’avversario di questa notte toscana è il Siena di Giuseppe Iachini, sfortunato protagonista di una stagiona iniziata a -6 e culminata, con qualche rimpianto e tanta delusione, in un’amara retrocessione nella serie cadetta. Questa sera i bianconeri metteranno in campo l’orgoglio e l’onore, sta ai rossoneri entrare sul terreno di gioco carichi e consci del valore della posta in gioco, determinati a sbrigare la pratica con il giusto approccio mentale e la calma dei forti. Allegri, in quest’ultimo, delicato, match ritrova Montolivo e si affida in attacco all’inedito tridente Niang-Balotelli-Robinho, con El Shaarawy e Pazzini che partono, a sorpresa, dalla panchina. Pronti via ed il Siena conquista un corner che Abbiati controlla, reagisce subito il Milan che, in due minuti, crea due occasioni, prima è Robinho a tirare dal limite, controlla in due tempi Pegolo, poi è Balotelli, al culmine di un’azione personale, a calciare a scendere dai 20 metri, vola Pegolo ad alzare in corner. Il Milan sembra incontenibile, colpisce Ninag sul primo palo, salva Terlizzi sul tentativo di tup-in ravvicinato di Zapata.
Il forcing rossonero si chiude con Abate che serve una palla splendida per Nocerino, che, dal dischetto del rigore, calcia altissimo. Calano i ritmi, il Siena si dispone meglio in campo e soffre di meno, il Milan a ritmi più bassi fa fatica a trovare le corsie e a rendersi pericoloso, al 21′ ci prova con un tiro a giro dal limite Robinho, vola ancora Pegolo a mettere in corner. All’improvviso, come spesso accaduto quest’anno, una palla di Rosina messa a spiovere nel cuore dell’area, trova Terzi, inspiegabilmente solo, che deve solo toccare di testa, per battere Abbiati, 1-0 al 25′, clamoroso! E intanto la viola è sul 3-0 a Pescara. Non è proprio serata quando l’ennesimo cross, dalla fascia destra, di Abate arriva con il contagiri sulla testa di Balotelli, a 4 metri dalla porta, la zuccata di testa fa sbattere la sfera contro la traversa a Pegolo battuto.
I rossoneri si innervosiscono, la lucidità scema, il Siena sembra a proprio agio, in vantaggio, a giocare di rimessa, la difesa meneghina soffre e rischia il tracollo in un paio di occasioni. Allegri scambia gli esterni: Robinho a destra, Niang a sinistra, salva Felipe su un cross di Abate verso tre rossoneri soli in area, nel finale sull’ennesima punizione dal limite di Balotelli, il solito Pegolo devia lontano in tuffo. Allegri propone, ad inizio ripresa, Pazzini per un inconsistente Niang, ma il nervosismo e la tensione la fanno da padroni, il Siena si chiude nella propria metacampo ed aspetta, pronto a ripartire, Il Milan fatica a far girare veloce la sfera, Balotelli, spostato a destra, cerca di fare la differenza, suo il primo tiro in porta, al 55′, che, deviato da un difensore, si impenna e costringe Pegolo a respingere.
La partita è sempre più dura e combattuta, ci prova ancora su punizione Balotelli, para in tuffo Pegolo che la respinge lontano. Entra anche El Shaarawy per Nocerino, ma un intervento ruvido di Ambrosini a centrocampo provoca il secondo giallo per il capitano, Milan in 10. Inferiorità che dura appena un minuto, questa volta è Terlizzi a prendere il secondo giallo per un entrata dura su Pazzini. La partita scorre via veloce verso la fine, i rossoneri attaccano a testa bassa, vola El Shaarawy a colpire di testa da due passi, la mira è però imprecisa e la sfera termina alta. Pegolo sembra insuperabile, si butta coraggiosamente sui piedi di Balotelli e salva ancora i suoi, poi, finalmente, al 37° un cross morbido di Montolivo nel cuore dell’area vede Felipe andare a contrasto su Balotelli, che crolla al suolo, questa volta Bergonzi non ha dubbi e decreta il penalty che, dopo un paio di minuti e le espulsioni di Iachini e qualche altro componente la panchina senese, lo stesso Super Mario si incarica di trasformare spiazzando, come al solito, il portiere avversario, 1-1 e dodicesimo centro in campionato per l’attaccante rossonero.
Il finale è convulso e nervoso, al 41′ un altra palla con il contagiri di Montolivo trova Mexes, in linea, solo in area, il francese controlla di petto e calcia, Pegolo sembra fare l’ennesimo miracolo della sua partita da applausi, la sfera però gli finisce sotto la pancia e sfugge via, arriva Mexes che calcia ancora, debolmente, la sfera rotola lentamente in rete per la gioia incontenibile dei giocatori e del popolo rossonero tutto. Finisce dopo 4 minuti di recupero, il Milan vince ed è meritatamente terzo, il Siena saluta la A con una partita tutta cuore ed orgoglio. Onore al Siena che disputa una delle migliori partite del suo campionato. Milan, che, in piena sintonia con il suo pedigree, passa in 3 minuti dall’Inferno al Paradiso, dopo aver visto le streghe per oltre un’ora ed essersi complicato le cose con le proprie mani. Visto che tutto è finito bene soprassediamo sulle scelte iniziali del mister e sulla gestione della partita e limitiamoci a festeggiare.
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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