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Sir Gianluca Lapadula: dalla Lega Pro alla Nazionale

L’attaccante del Milan è stato convocato in Nazionale per le prima volta dopo anni di gavetta, vediamo la sua storia

Giugno 2014. Siamo in Brasile, l’Italia di Prandelli viene sconfitta in malo modo dalla Costa Rica ed esce alla fase a gironi nel Mondiale che poi andrà alla Germania. Esattamente un mese dopo a centinaia di chilometri di distanza, nello specifico in Abruzzo, il Teramo (squadra che milita in Lega Pro) presenta un attaccante di ventiquattro anni proveniente dal Gorica e che ha girato tutta Italia passando per Cesena, San Marino, Ivrea, Ravenna e Atletico Roma. L’attaccante in questione si chiama Gianluca Lapadula.

Nella città caratterizzata da forti tinte biancorosse c’è lo scetticismo di molti che pensano che quel giocatore non sia all’altezza della piazza. Si sa che solo il tempo può far ricredere tutti e, a suon di gol (ben 21), Lapadula conquista il la Serie B con il Teramo (poi tolta dal giudice sportivo), l’amore dei tifosi e le simpatie di molte squadre di Serie B. L’Abruzzo è una terra baciata da Dio e cosi che Sir William (in onore di William Wallace) si trasferisce in riva all’Adriatico cominciando la sua avventura con il Pescara. I tifosi Pescaresi hanno ancora nel cuore Ciro Immobile ed è cosi che, come accaduto a Teramo, i dubbi insorgono nella mente degli addetti ai lavori e l’impiego nelle prime uscite di campionato può essere tarato con il contagocce perchè la squadra ha investito tutto su Cocco. Il calcio è qualcosa di illogico perchè regala sempre favole e, dopo cinque interminabili giornate, Lapadula si sblocca segnando al Vicenza. E’ l’inizio del Luna Park, si sale sulla barca di Massimo Oddo il cui timone è guidato proprio da Lapadula.

Nel corso della stagione arrivano vittorie e sconfitte ma Gianluca lotta, corre e si impegna come se non ci fosse un domani. Ci sono da ricordare tante partite in quell’annata ma, quella chiave, è quella contro il Como: il Pescara non vince da 7 partite e Lapadula, con una doppietta, porta su i suoi. Da li in poi sarà uno spettacolo con il bomber che segna in ogni modo (comprese due rovesciate) e l’Adriatico che implode su se stesso al suo gol contro il Trapani nella finale di andata dei play-off. Il bottino finale recita la cifra capogiro di 30 gol in 43 partite, senza rigori. Mostruoso. In riva all’Adriatico si festeggia la Serie A e tutti osannano Lapadula come un santo venuto da lontano a fare miracoli. Di questi gesti “soprannaturali” se ne accorge il Milan che lo acquista per nove milioni di Euro. Dopo alcuni mesi di ambientamento lui non perde mai la speranza, come a Teramo e Pescara, e dopo soli 154 minuti giocati realizza la sua prima rete di tacco. Con il Milan. La favola ha il suo lieto fine.

Oggi la notizia che manda in visibilio Lapadula: convocazione in Nazionale. Un sogno che si avvera. Un sogno irrealizzabile fino a due anni fa ma realizzato grazie al lavoro, alla grinta e al sacrificio come il grande William Wallace di Braveheart. E come lui anche Lapadula è un cuore impavido, un guerriero che non smette mai di lottare e come ha detto lui ieri: “Questo è solo l’inizio”.

Fonte foto: Profilo FB ufficiale Pescara

Alessio Evangelista
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Alessio Evangelista

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