Poi Sneijder parla della sua vita fuori dal campo, e quali sono i suoi hobby al di fuori del calcio giocato. “Sono uno di quei giocatori che, una volta finita la partita, pensa già a qualcos’altro – spiega Wes – Non si può giocare a questo livello e pensare sempre al calcio, è necessario staccare la spina. Alcuni dei miei compagni di squadra giocano a tennis o vanno a pesca. Io, ad esempio, odio la pesca, ma ho appena comprato una bicicletta nuova che prendo per andare al parco quando il tempo è buono. E’ un bel modo per rilassarsi tra una partita e l’altra. Anche dormire bene per me è fondamentale. Mi piace dormire almeno sette-otto ore ogni notte, credo che non riuscirei a giocare a questi livelli altrimenti. Dormire bene e non andare a letto tardi è fondamentale anche per evitare lesioni. E’ un sacrificio che i giocatori a questo livello devono fare”. Il folletto olandese poi spiega di non essere superstizioso, ma ama seguire quella che lui chiama una routine. “Preparo le partite sempre allo stesso modo. Non faccio caso a come metto i calzini, ma mi piace seguire la stessa routine prima di iniziare la partita: arrivo allo stadio ascoltando la mia musica, hip-hop olandese, e poi mi preparo ed esco per il riscaldamento. Non è niente di importante, ma che mi aiuta ad entrare in clima partita e pensare: ok, adesso è il momento di giocare”.
Non sappiamo quale sarà il futuro di Sneijder, se rimarrà in nerazzurro o no. Una cosa però è certa: Wesley Sneijder e l’Inter saranno uniti per sempre, nel nome della storia del club nerazzurro.
[Riccardo Gatto – Fonte: www.fcinternews.it]
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