Soriano Motori: uno show per presentare la moto elettrica Giaguaro

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Soriano Motori Giaguaro Elettrica – ph. Simona Bruno

MILANO – Tra ospiti, arte, colpi di scena e tante sorprese, nella giornata dell’11 novembre presso l’Area Pergolesi di Milano, una location tecnologica, si è tenuto un vero e proprio show per svelare al pubblico la nuova creatura firmata Soriano Motori: Giaguaro, la nuova moto elettrica Made in Italy. In questa ambientazione immersiva è stata presentata anche la capsule collection lifestyle uomo e donna, anch’essa Made in Italy.

Con la conduzione di Niccolò Pavesi affiancato dallo Special Guest Marco Melandri, Marco Antonio Soriano IV, ha accompagnato la stampa e non solo, alla scoperta del mondo Soriano, tra motori, lifestyle e molto altro.

L’arte sposa la moda. Questo il claim, il concetto che sta dietro la prima capsule collection griffata Soriano Motori e che rientra nel progetto della nuova era del brand. Giubbotti in pelle, felpe, t-shirt, e accessori (borse, cappelli, porta-casco in pelle e portafogli) ideati e realizzati in Toscana, nel cuore dell’Italia, crocevia per eccellenza delle belle arti nel periodo rinascimentale e, da sempre, centro nevralgico per ciò che concerne eleganza e stile legati alla produzione di pelletteria e abbigliamento Made in Italy di altissimo livello.

L’arte che richiama l’arte: i maestri manifatturieri incontrano gli artisti. Creatività e talenti millenari, assorbiti nel DNA di una popolazione che ha dato vita, e continua a plasmare la cultura della bellezza con genio, stile e mestiere, si intrecciano con le abilità di due artisti moderni riconosciuti e apprezzati in tutte le piazze d’arte del mondo. Un mix di assoluta bellezza declinato in una serie limitata, numerata, firmata e impreziosita dalle stampe delle opere originali dei due esteti contemporanei, con i quali Soriano ha deciso di operare una collaborazione creativa.

Il primo è Daniel Belardinelli, avvocato, nato e cresciuto a Manhattan. La sua vena artistica si esprime fin dalla più tenera età, quando la difficoltà di comunicazione con il mondo esterno viene convogliata e trasformata in composizioni artistiche di diverso grado e forma. La sua verve sboccia ed esplode in età adolescenziale; frequentando lo Studio 54 conosce e frequenta personaggi del calibro di Andy Warhol, Larry Rivers, Christopher Makose Antonio Lopez con i quali avrà modo di esprimere le sue qualità. Tra le sue opere migliori, il disegno realizzato in seguito all’ascolto delle registrazioni del volo United Airlines 93, dell’11 settembre 2001, che si schiantò nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania. Daniel avrebbe dovuto imbarcarsi insieme allo zio ma, per improvvise e fortuite coincidenze, non vi riuscì.

Ryan Roadkill è il secondo artista. Di origini inglesi, molto attivo sui social, si contraddistingue per il tratto estetico alimentato da una verve punk-rock con il quale cerca di esplorare la fragilità delle sottoculture di un mondo moderno e frenetico dove, la relativa e graduale erosione della ribellione, in un clima di costante “sorveglianza”, è sempre più forte, presente e accettata. Ryan si esprime attraverso un linguaggio particolare, in grado di livellare qualsiasi disuguaglianza, senza distinzione di razza, sesso, categoria o status sociale. Una caratteristica che l’artista utilizza anche per raffigurare il mondo delle due ruote, ambiente che ha costruito il suo background, alimentato la sua passione e dal quale attinge continuamente per creare le sue opere.