Una vittoria europea col Lille importante, che dà consapevolezza e primo posto nel girone. Ma quasi senza rendercene conto, tra una sconfitta e una polemica, un infortunio e – quando capita… – una vittoria, si sta facendo largo il mese di novembre. E questo significa che mentre la squadra riposa (per modo di dire, perché le Nazionali ci strapperanno ancora tanti campioni per superflue amichevoli) e gli infortunati rifiatano, gli addetti ai lavori per il mercato iniziano a muoversi. Questo inizia a diventare un periodo caldo, in cui si possono valutare con attenzione le situazioni di giocatori in difficoltà nelle loro realtà attuali e comperabili a gennaio per cifre accessibili, un po’ come fu lo scorso anno per Giampaolo Pazzini: l’Inter lo sondò già in estate, poi approfittando del crollo della Sampdoria lo andò a prendere a gennaio per una cifra irrisoria se confrontata con il valore del giocatore. Lo stesso discorso al momento può valere ad esempio per un Fernando o un Guarìn del Porto, per un Ilicic del Palermo o un terzino di fascia sinistra, Vargas più di altri anche se il costo è proibitivo ma la sua situazione rende bene l’idea. Elementi – insomma – che siano accessibili per gennaio, interessanti in prospettiva e dal prezzo conveniente, oltre che ovviamente in linea con i nuovi parametri del monte ingaggi nerazzurro.
Tutto ciò fa parte del progetto Inter, quello di cui si parla poco ma che in realtà è già ‘vivo’ sulle scrivanie di Corso Vittorio Emanuele. Bisogna puntare su talenti giovani o comunque nel pieno delle loro forze, senza perdere di vista occasioni importanti, e soprattutto puntando ad allineare i salari a cifre molto più basse di quelle degli scorsi anni. In questo senso, i rinnovi di Chivu e Muntari – ad esempio – risultano molto più lontani proprio perché economicamente complessi da sbrogliare. Il progetto è dunque in corso d’opera, e per gennaio c’è anche un tesoretto che il presidente Massimo Moratti ha stanziato per finanziare le operazioni in entrata. Nessun colpo trascendentale, qualcuno proverà a farci rileggere magari di Kakà – come accadeva un anno fa -, ma si agirà con intelligenza, moderazione e grande attenzione. In questo senso è proprio adesso che il mercato si ‘apre’, perché le situazioni più interessanti iniziano ad essere monitorate, i motori si scaldano e le prime trattative iniziano a prendere forma, a partire da quelle più concrete come Juraj Kucka per cui si stanno limando i dettagli con il Genoa o Juan, per il quale si andrà presto in Brasile a discutere con l’Internacional di Porto Alegre, fino a quegli elementi che possono finire a sorpresa sul mercato e che possono dunque essere occasioni quasi imperdibili. Il tesoretto c’è e servirà, il progetto è vivo. La sosta è sul campo – e rinnoviamo un abbraccio alla popolazione genovese -, ma non sul mercato. Anzi, siamo solo all’inizio…
[Fabrizio Romano – Fonte: www.fcinternews.it]
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