“Il Barcellona è la squadra che gioca il più bel calcio del mondo; il Napoli è quella che gli si può accostare quest’anno; Leo Messi, Pallone d’oro, è davvero il più forte giocatore di tutti”: lo ha detto Luciano Spalletti, allenatore dello Zenit San Pietroburgo ospite dello stand di D’Acquasparta a Pitti Uomo a Firenze. Spalletti considera il Napoli “una squadra che non dà riferimenti davanti, e senza riferimenti sui centrali è difficile prendergli le misure, Lavezzi si butta negli spazi, Cavani va a prendere palla anche alla bandierina, Hamsik si inserisce: ci sono delle similitudini col Barcellona. Mazzarri ha sicuramente creato un buon prodotto: il Napoli può essere un’insidia per molte squadre”.
Per quanto riguarda le altre squadre della A, l’ex tecnico romanista ha sottolineato: “L’Inter è tornata grande protagonista, e quelle davanti sono tutte squadre che hanno qualità e numeri. Il Milan ha grandissime potenzialità e nel reparto offensivo ha qualcosa in più delle altre. Per la Juventus bisogna aspettare un attimo: è stata ricostruita ora, e riuscire a ricreare la coesione in una squadra così nuova non é facile, per cui bisogna tenere botta e saper reagire a qualche risultato storto, a qualche momento difficile, come può capitare a qualsiasi squadra”. Spalletti, che ha affermato di non essere mai stato in trattative con l’Inter, ha avuto parole di elogio per il neotecnico nerazzurro Leonardo: “E’ una persona perbene: mi fa piacere che abbia ritrovato una squadra, perché già nel Milan aveva fatto vedere di avere delle qualità e delle idee”.
“Nella sua carriera da calciatore Leonardo ha evidenziato grandissime qualità tecniche, ma anche morali: è una persona che sa sempre quello che dice, modesta, sono convinto che avrà la possibilità di fare una grande carriera”.
Tuttavia per Spalletti se ora c’é un giocatore davvero bravo in circolazione, questo è Messi. “Messi – ha aggiunto il tecnico sul Pallone d’oro – è qualità, estro, fantasia, velocità, tecnica. Ha tutto: manca un po’ di fisicità ma fa gol anche di testa. E poi sa rientrare quando è necessario perché Guardiola è bravo a fargli assumere anche posizioni in fase difensiva”.
[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]