MADRID – La Speed, o arrampicata di velocità, è stata introdotta nelle competizioni internazionali nel 1998, proponendo la sfida di scalata in parallelo fra due atleti su una parete verticale di 15 metri. Sebbene sia già la specialità più adrenalinica dell’arrampicata sportiva, esistono alcune declinazioni capaci di portarla ad un livello ancora più alto di spettacolarità.
È quanto è stato mostrato questo weekend nella manifestazione “Speed 4 Madrid”: la 4 Lanes Speed, ovvero una eccitante competizione di velocità in verticale con 4 atleti affiancati, e la Staffetta, ovvero una sfida a squadre con il primo atleta che sale cercando di toccare il cronometro il più velocemente possibile per dare il via al secondo velocista, sfruttando le 4 corsie affiancate.
Il DT di specialità, Aldo Reggi, ha spiegato: “La Speed a 4 corsie rappresenta il futuro della disciplina, perché quasi sicuramente sarà la nuova formula olimpica. Probabilmente sarà introdotta nelle competizioni internazionali a partire dal 2026 e durante le Coppe del Mondo verranno tendenzialmente mantenuti entrambi i format, a 2 e 4 corsie.
Per quanto riguarda la staffetta è più difficile prevedere il suo inserimento, in quanto presenta varie criticità tecniche, anche se dal punto di vista promozionale e spettacolare è sicuramente molto efficace. Questi tre format verranno testati in forma ufficiale nel 2025 ai World Games in Cina, dove sarà presente per l’arrampicata esclusivamente la Speed e saranno in palio 3 medaglie: 1 per la Speed a 2, 1 per la Speed a 4 e 1 per la staffetta”.
Ma veniamo ai risultati: nella Speed a 4 corsie gli azzurri hanno affrontato le qualifiche, in cui il Campione Europeo Ludovico Fossali si è piazzato al 9° posto, Alessandro Boulos al 12°, Luca Robbiati al 13°, Gian Luca Zodda al 15°, il Campione del Mondo Matteo Zurloni al 17°. Non rientrando fra i primi 8 hanno dovuto affrontare le run eliminatorie. Da questa fase si sono aggiudicati un posto in finale Zurloni, che è risultato il migliore e quindi è entrato fra i primi 16 col 9 piazzamento (5,36”), e Zodda, in 12° posizione. Mentre Fossali, Boulos e Robbiati sono rimasti i primi esclusi col 17°, 18° e 19° posto.
Zurloni ha terminato la sua gara al 7° posto e Zodda all’8° (con miglior tempo 5,42”). Si è aggiudicato la vittoria il cinese Jianguo Long, seguito dal kazako Maimuratov e dall’indonesiano Leonardo.
Sul fronte femminile le azzurre Giulia Randi e Agnese Fiorio in qualifica si sono piazzate rispettivamente in 11° e 18° posizione, perciò hanno dovuto anche loro affrontare la successiva fase eliminatoria, in cui Randi è riuscita ad aggiudicarsi il 10° posto e Agnese il 16°, rientrando quindi entrambe nella fase finale.
Randi ha chiuso la sua gara con un ottimo 6° posto (con miglior tempo 7,27”) e Fiorio ha concluso in 16° posizione.
Nella competizione “classica” di Speed a 2 corsie per la squadra maschile è stato en plein di qualificati per la fase finale: Zurloni al 5° posto (5,28”), Fossali al 7° (5,43”), Zodda all’11° (5,57”) e Robbiati al 12° (5,60”) quindi tutti e 4 in finale.
Agli ottavi Zurloni ha dovuto affrontare il compagno di squadra Robbiati e lo ha superato; Zodda si è fermato agli ottavi, superato dall’indionesiano Adi Mulyono; Fossali ha superato il cinese Jinbao Long ma è caduto ai quarti.
Escalation nei tempi per Zurloni, che è partito dagli ottavi con 5,38”, ai quarti ha superato l’avversario realizzando il tempo di 5,19”, in semifinale è stato superato ma ha migliorato il suo tempo toccando 5,14” e nella finale per il terzo posto ha raggiunto un notevolissimo 5,054”. Ma per lui, dopo la gara olimpica, continua la maledizione dei 2 millesimi, che sono quelli che lo hanno tenuto fuori dal podio, a favore del cinese Jianguo Long (5,052”), che si è aggiudicato il bronzo. Oro per Veddriq Leonardo e argento per Adi Mulyono Rahmad.
Quindi 4° posto per il Campione del Mondo, 7° posto per Fossali, 13° per Zodda e 14° per Robbiati.
Nel comparto femminile Randi si è qualificata per la fase finale, dove ha chiuso in 11° posizione, mentre Fiorio è stata purtroppo la prima delle escluse, in 17° posizione.
Oro alla cinese Zhang, argento alla cinese Zhou e bronzo all’indonesiana Iqamah.
Per la Staffetta sono state create due squadre italiane maschili: una composta da Robbiati e Zodda e una composta da Fossali e Zurloni.
Nella fase di qualifica Robbiati e Zodda hanno sfidato la suadra spagnola e quella tedesca e hanno conquistano l’accesso alla fase finale. Ai quarti sono stati costretti a fermarsi contro gli sprinter cinesi.
In qualifica Fossali e Zurloni hanno sfidato la squadra tedesca e quella cinese, guadagnando anche loro il pass per la fase finale. Ai quarti hanno battuto la seconda squadra indonesiana, sono approdati alla semifinale contro i velocisti cinesi e purtroppo sono stati superati. La squadra cinese si è scontrata in finale con la prima squadra indonesiana, che ha vinto l’oro. Nella finale per il terzo posto Fossali e Zurloni hanno avuto la meglio contro gli sprinter coreani, conquistando un meritatissimo ed emozionante terzo gradino del podio.
La squadra femminile, composta da Randi e Fiorio, ha affrontato in qualifica il team formato da Spagna+Ecuador e una delle 2 squadre cinesi, guadagnando l’accesso alla fase finale. Ai quarti di finale si sono scontrate con le rivali statunitensi, che purtroppo le hanno superate.
Ludovico Fossali ha commentato così questa sperimentazione: “È stato molto bello il formato a 4 vie, anche per gli spettatori, mi è piaciuto farlo. La cosa estremamente divertente è stata la staffetta, anche se va un attimo riorganizzata, perché il secondo atleta deve partire semplicemente guardando la luce e a livello tecnico non è esattamente comodo. Gareggiando sempre come singoli è stata la prima esperienza “di squadra” e il fatto di averla distaccata da tutto il resto ha reso questa competizione particolare e piacevole. La speranza è che questo format venga coltivato, perché potrebbe essere un modo per far crescere ulteriormente il settore della Speed. È stato impegnativo fare 3 gare in 2 giorni però è stata davvero una bellissima esperienza”.
Si accoda a questa impressione anche Giulia Randi: “Nella competizione a quattro avevamo a disposizione non due ma quattro vie di qualifica. Avendo il doppio delle salite c’era più possibilità di fare un buon tempo in qualifica e mi sono sentita più serena e molto meno influenzata da eventuali cadute o errori. Sarebbe interessante se questo formato venisse utilizzato anche in Coppa del Mondo.
Anche la staffetta è stata molto divertente. L’arrampicata è uno sport individuale ma in questo modo diventa anche di squadra. Credo siano due formati un po’ diversi dalla Speed classica ma che la possano arricchire. Di sicuro noi atleti ci siamo divertiti, soprattutto nella staffetta”.
Guardiamo quindi al 2025-2026 con la curiosità di scoprire in che forme si evolverà la specialità Speed.
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