LA SPEZIA – Vincenzo Italiano, allenatore dello Spezia, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “Il Secolo XIX”. Queste le sue parole: “Ho messo sempre il calcio davanti a tutto, una ragione di vita, ma ora dico come faccio? Guardo la TV e sento di 600-700 morti al giorno, medici e infermieri che lottano e noi che discutevamo di cose così piccole da non capire il valore di quelle vite. Il calcio? Guardo in TV vecchie partite, ho rivisto la finale del ’70 quando il Brasile vinse contro l’Italia per 4-1, il gol di Carlos Alberto per costruzione, schema e velocità è di una bellezza unica. E poi l’Italia di Sacchi del ’94 e ovviamente l’Olanda di Cruijff, di cui ho letto anche l’autobiografia, del ’74. Un’interpretazione del calcio unica”.
Il tecnico degli Aquilotti ha, poi, aggiunto: “Rivedo tante nostre partite e studio cosa dobbiamo correggere se e quando ripartiremo. Già a Castellammare, nell’ultima gara giocata, Aureliano prima del via ci fece mille raccomandazioni e lì pensai già alle difficoltà di giocare in queste condizioni. Ora saranno stadi vuoti, musica senza gente attorno, tutto un po’ strano e falsato. Non so che succederà”.
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