Media Contactless, innovativa start-up svizzera che collega il mondo fisico con quello digitale, lancia Sport Contactless. Si tratta di un nuovo modello di digitalizzazione per spazi sportivi e merchandising dei club (magliette, tute, borse, sciarpe, ecc.) al fine di aumentare i punti di contatto con i fan e le opportunità per proporre esperienze digitali innovative. La start-up Media Contactless è in grado di proporre soluzioni per l’inserimento di chip NFC e QR code in spazi e prodotti al fine di garantire la possibilità di attivazione di percorsi che partono dal mondo fisico e continuano in esperienze digitali: il Phygital entra così nel mondo dello sport a tutti i differenti livelli interessati, dalla comunicazione ai merchandising, fino agli spazi dedicati. Proviamo a pensare al seggiolino dello stadio che con il semplice avvicinamento di uno smartphone può proporre la formazione del giorno, il video della preparazione pre-partita della squadra del cuore con le interviste ai campioni seguiti dal fan e molto altro.
Pensate ancora a una maglietta o una tuta della squadra che con un semplice “tap” (il gesto contactless di avvicinamento del telefono) si possono attivare proponendo l’esperienza digitale del giorno, il video emozionale in partnership con lo sponsor o ancora una promozione speciale per l’edizione limitata della maglia della squadra. Il valore aggiunto dell’approccio di Media Contactless sta proprio nel collegamento di queste esperienze di attivazione e ingaggio del supporter con i sistemi di retargeting su social media e con il CRM (Customer Relationship Management) dei club.
Grazie alla sua innovativa piattaforma software, Media Contactless propone un modo unico di organizzare i chip NFC e i QR code distribuiti negli spazi o integrati nel merchandising capace di poter programmare ogni singolo punto di contatto con un contenuto digitale specifico: il club ha quindi a disposizione potenzialmente un nuovo media pianificabile nel tempo e nello spazio con costi assolutamente ottimizzati. Pertanto, che si parli di stadi, di palazzetti e altre strutture sportive o che si faccia riferimento a club professionistici o club amatoriali, Media Contactless si prepara a lanciare il modello Sport Contactless in Italia ed all’estero. L’azienda annuncerà importanti partnership ad inizio 2022 partendo da quella con OMSI, società leader a livello internazionale per forniture specializzate per impianti sportivi.
Ecco l’intervista di Calciomagazine.net a Raimondo Gissara co-founder di Media Contactless:
La vostra start-up lancia Sport Contactless, di che cosa si tratta?
Sport Contactless è un modello creato per lo sport che lavora su spazi e sul merchandising sportivo al fine di rendere questi elementi fisici collegati al mondo digitale. Il contactless è una dimensione molto variegata che va dal QR Code a chip NFC ed altre tecnologie che di fatto possono permettere ad un utente di passare da un contatto con lo spazio o con un oggetto ad un’esperienza digitale e concentrare questo tipo di modello nello sport vuol dire creare una serie di nuovi punti di entrata per qualsiasi appassionato o praticante di sport verso quelle che possono essere esperienze informative o di gamification, esperienze di allenamento o tutto quello che può riguardare un’esperienza digitale all’interno del mondo sportivo.
A chi è rivolto questo progetto e quali sono le finalità?
Il progetto è rivolto ai club sportivi ai marchi di prodotti nell’ambito sportivo, agli impianti sportivi e quindi a tutti quelli operatori che lavorano ogni giorno a stretto contatto con comunità di utenti appassionati di sport o praticanti di sport e che devono necessariamente andare a pensare a nuovi metodi di interazione con queste comunità.
Sport Contactless quale contributo dà a livello sportivo e sociale?
Sport Contactless è un modello che sicuramente può avere un impatto molto interessante per qualsiasi club o marchio che lo adotta in quanto da una parte può migliorare le interazioni con gli utenti, dall’altra parte può andare a creare anche nuovi modelli di collaborazione tra attori e stakeholders impegnati nel mondo sportivo. Ci può essere un risvolto sociale nello sviluppo di Sport Contactless soprattutto legato appunto a progetti che facilitano l’accesso allo sport per gli utenti e per i praticanti, progetti che possono andare fino a agevolazioni per esempio per i disabili nell’accesso di informazioni in ambito sportivo.
Come nasce la vostra start-up?
La nostra start-up nasce dall’unione di competenze nell’hardware per tutti i sistemi di radiofrequenza e NFC (Near Field Communication) e con competenze di software e la creazione di piattaforme per la gestione e la programmazione di contenuti da inserire e da correlare all’hardware e poi con un’esperienza media che sostanzialmente fa da trade union tra hardware e software.