Mondiali Qatar 2022

Stadio Al Bayt per i Mondiali Qatar 2022: significato e caratteristiche

DOHA, QATAR – SEPT 26, 2020: Al Bayt Stadium, also known as Al Khor Stadium, is a currently under construction stadium that is getting built to serve as a playing venue of the 2022 World Cup in Qatar.

La sua copertura apribile è stata progettata e costruita da Cimolai Spa: 65mila posti a sedere e un tetto mobile di 100 metri di larghezza e 160 metri di lunghezza

PORDENONE – È stato inaugurato martedì 30 novembre l’Al-Bayt Stadium, teatro principale della prossima Coppa del Mondo Fifa, in programma in Qatar a partire dal 21 novembre 2022, costruito in joint venture da un pool imprese tra cui Cimolai Spa, che ha realizzato e montato le gradinate superiori, le membrane e l’intera copertura mobile in acciaio.

Il nome Al Bayt, che in arabo significa “la casa”, è stato scelto perché la forma dello stadio richiama quella di una dimora berbera. Questa “tenda” assurgerà ad essere la più grande del mondo, visto che l’impianto, situato nella città di Al Khor a nord di Doha, si estende su una superficie di circa 200mila metri quadrati, per 320 metri di lunghezza, 280 metri di larghezza e 73 metri di altezza, e può contenere fino a 65.000 posti a sedere.

CARATTERISTICHE

La copertura mobile made in Cimolai è certamente, per dimensioni e ricercatezza, la componente più avveniristica dell’intero progetto, caratterizzata da un tetto largo 100 metri e lungo 160 metri (da una porta all’altra del campo di gioco), che si apre e si chiude in due metà verso il centro del campo in circa 20 minuti grazie a sofisticati meccanismi. Inoltre, il tetto può anche essere traslato totalmente verso nord, per favorire una maggiore penetrazione del sole e consentire una contestuale illuminazione del manto erboso.

Per costruire l’intera struttura, la Cimolai ha impiegato oltre 30mila tonnellate di acciaio, realizzando principalmente tubi di diametro variabile fino a 813 mm, negli stabilimenti di San Giorgio di Nogaro, Monfalcone, Polcenigo e Roveredo in Piano. I tubi e le altre componenti sono poi state trasportate in Qatar principalmente via mare, partendo dai porti di Monfalcone e di San Giorgio di Nogaro.

Nei cinque anni di lavoro in Qatar, a partire dal 2016, Cimolai ha coinvolto 450 persone, tra ingegneri, supervisori e tecnici specializzati in climbing, impiegati nelle varie fasi di trasformazione, montaggio e completamento dell’opera (test di prova, collaudi, ecc.). Un progetto, dunque, dai significativi livelli di complessità, specie nelle operazioni di sollevamento delle 72 reticolari principali del tetto, issate contemporaneamente con tre gru da 600 a 750 tonnellate di capacità, mentre per il tetto mobile si è reso necessario l’utilizzo di una gru da 1250 tonnellate.

Lo stadio Al Bayt rappresenta solo l’ultimo esempio di grandi impianti sportivi calcistici realizzati da Cimolai Spa, tra questi: lo Stadio Olimpico di Atene per le Olimpiadi del 2004, l’FNB Stadium di Johannesburg per i Mondiali del 2009 in Sudafrica, lo Stadio Nazionale di Varsavia in Polonia per gli Europei del 2012, la VTB Arena di Mosca e la Dacia Arena (ex Stadio Friuli) di Udine.

CIMOLAI S.p.A.

Protagonista da oltre 70 anni nella progettazione e realizzazione di strutture complesse in acciaio, la Cimolai S.p.A. ha attualmente un giro d’affari che si attesta intorno ai 500 milioni di euro e impiega oltre 3000 lavoratori, di cui 1500 diretti, in progetti iconici in tutto il mondo (Europa, Stati Uniti, Canada, America Latina, Medio Oriente e Africa). Tra questi spicca il telescopio più grande del pianeta, l’ELT (Extremely Large Telescope), con uno specchio primario di 39 metri di diametro, che avrà sede nel deserto dell’Atacama in Cile. Altri progetti di Cimolai dalla grande riconoscibilità internazionale sono: la cupola dell’Al Wasl per l’EXPO 2020 di Dubai, lo stadio di Al Bayt in Qatar per i prossimi mondiali di calcio, le paratoie per il nuovo canale di Panama, la stazione della metropolitana “Oculus” di Calatrava a Ground Zero a New York, la complessa struttura a nido d’ape Vessel e il centro culturale The Shed entrambi sempre a Manhattan. In Italia, tra le altre opere, Cimolai ha costruito il nuovo Terminal dell’Aeroporto di Fiumicino a Roma e la stazione ferroviaria AV di Reggio Emilia. Infine, l’azienda ha coltivato un legame solido con il mercato della cantieristica navale, realizzando la carpenteria di navi quali la Seabourn Odyssey, Sojourn e Quest già completate tra il 2008 e il 2010. Negli ultimi due anni sono state realizzate la barge Arcalupa con una capacità di carico di 14000 tonnellate, il traghetto RO-RO Iginia e la nave da crociera extra lusso Seabourn Venture, gemella della Pursuit che è attualmente in fase di completamento nello stabilimento Cimolai a San Giorgio di Nogaro.

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