“Stop alle amnesie”, è il monito della ripresa … Ledesma e Rocchi ok

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FORMELLO –Siamo ancora in corsa, ma da qui alla fine dobbiamo dimostrare maggiore maturità“. La classica mezz’ora di confronto tecnico-squadra pre-allenamento, la voglia di cancellare l’amarezza di Napoli, facendo tesoro degli errori commessi in fase difensiva, la contemporanea consapevolezza di aver sciorinato una prestazione comunque all’altezza delle aspettative.

MEZZ’ORA DI CONFRONTO, “STOP ALLE AMNESIE” – La ripresa dei lavori in casa biancoceleste è caratterizzata da un mix di sensazioni contraddittorie, sintetizzate dal Reja pensiero. Il tema all’ordine del giorno è obbligato, non si può non ripartire dalle amnesie collettive sui calci piazzati che hanno vanificato una gara, a detta dello stesso tecnico, interpretata perfettamente dal punto di vista tattico. Al San Paolo, la Lazio è stata tradita sul più bello da quelli che fino a domenica erano stati i suoi punti di forza, la concentrazione e la compattezza del suo reparto arretrato. A fasi alterne era già accaduto in passato di soffrire le situazioni da fermo, le reti di Chiellini a Torino, i colpi di testa ravvicinati di Sanchez e dell’argentino del Catania Silvestre, la girata ravvicinata dello sloveno Cesar nel match interno con il Chievo, tutti esempi di un vizietto che di tanto in tanto torna in auge. Mai, però, si era presentato in forma così devastante.

Reja lunedì ha tirato in ballo spiegazioni più mentali che tecniche. Parlando di calo di tensione e necessità di trovare maggiore maturità nei momenti topici della stagione, ha scoperto i veri limiti del momento. Se si vogliono continuare ad alimentare reali ambizioni di Champions il salto di qualità deve essere globale. Reja l’ha ribadito anche ieri alla squadra, alla quale, però, non ha lesinato complimenti per l’atteggiamento complessivo profuso in campo. A volte, paradossalmente, una sconfitta può fortificare convinzioni apparentemente svanite. La Lazio c’è, Reja l’ha toccata con mano, ha assaporato da vicino la svolta. Ora chiede di ripartire con la stessa voglia di giocarsi tutte le carte a propria disposizione.

LEDESMA SI RIPRENDE IL CENTROCAMPO – Dovrà farlo ancora una volta senza tre squalificati, Biava, Matuzalem e Mauri (oltre che senza Diakitè infortunato), ma potrà certamente contare sul rientro in pianta stabile di Cristian Ledesma. Le pendenze con la giustizia sportiva sono state onorate, la lesione muscolare è acqua passata. Il via libera definitivo c’è stato nella giornata di ieri, quando l’argentino ha effettuato l’ultima risonanza magnetica di controllo. Esito positivo, la riprova c’è stata ieri, quando ha svolto l’intero allenamento con il resto della compagnia. Contro il Parma tornerà a guidare la linea mediana. Se lo farà in coppia con Brocchi (ieri solo corsa intorno al campo) nel consolidato 4-2-3-1 o se sarà il vertice basso di un rombo di centrocampo si capirà meglio nel corso della settimana. La certezza assoluta è che Reja ha ritrovato il suo frangiflutti, lo scudo difensivo della retroguardia, nella quale dovrebbe tornare a muoversi anche Stefan Radu, che contro i partenopei ha scontato l’ultimo turno di squalifica.

RADU TORNA OGGI, MA C’E’ OTTIMISMO. GARRIDO VS STENDARDO PER IL POSTO DI BIAVA – Il condizionale è ancora d’obbligo, la situazione clinica del romeno era più complessa rispetto a quella del numero 24. Dalla lesione (tra I e II grado) al gemello mediale della gamba destra sono trascorsi 20 giorni e solo sul finire della scorsa settimana gli aveva permesso di tornare a lavorare in campo, seppur in modo differenziato. Si attendeva una risposta strumentale dalla risonanza che era stata fissata per ieri, ma il lutto famigliare che l’ha colpito sabato ha rivisitato i piani dello staff medico. E’ volato in patria, tornerà nella Capitale tra questa sera e questa mattina, nel pomeriggio, quando dovrebbe ripresentarsi a Formello, verrà fatto un punto della situazione. L’obiettivo è quello di riportarlo in gruppo nella giornata di giovedì.

Contro il Parma scenderà in campo solo nel caso in cui non dovessero presentarsi margini di rischio. Permane comunque ottimismo. Nel caso in cui l’ex Dinamo dovesse farcela, in difesa di aprirebbe un ballottaggio basco-napoletano tra Javier Garrido e Stendardo. In ballo c’è la maglia da titolare di Biava. In assenza di riscontri del campo, che in tal senso inizieranno ad arrivare solo da metà settimana, la sensazione è che l’ex Manchester City abbia guadagnato terreno. Nel caso in cui dovesse spuntarla lui, sarebbe naturale l’accentramento di Radu al fianco di Dias. In favore di Willy, però, vanno considerate le caratteristiche delle punte ducali: Amauri e Crespo nel gioco aereo sono temibili, i centimetri dell’ex bianconero potrebbero fare la differenza nella scelta finale.

FLOCCARI SCALPITA, NEL 4-3-1-2 TORNEREBBE AL FIANCO DI ZARATE – Certi di una maglia sono Hernanes, che prenderà il posto sulla trequarti dell’altro squalificato Mauri, e Gonzalez, che anche contro il Napoli ha confermato un’invidiabile condizione atletica. Se Reja dovesse scegliere di confermare l’assetto ad una punta, l’uruguagio, il Profeta e Sculli si muoverebbero alle spalle di Mauro Zàrate, ma è tutt’altro da escludere l’ipotesi di un ritorno al 4-3-1-2, stile Lazio-Cesena. Contro i romagnoli a muoversi come seconda punta al fianco dell’argentino venne scelto Sculli; ma in quella circostanza le opzioni erano obbligate: Floccari era infortunato, tanto che per la panchina venne dato spazio al giovane Ceccarelli. Ora l’attaccante di Vibo Valentia ha definitivamente superato il problema muscolare.

Contro il Napoli si è dovuto accontentare di uno spezzone finale di gara, in cui non è mai riuscito ad entrare in partita. Non ha avuto modo di sfogare la rabbia repressa accumulata negli ultimi due mesi, in cui ha vestito la maglia da titolare in sole due circostanze, con il Palermo e nel derby. E’ in astinenza da gol dalla debacle di Bologna, quando raccolse l’assist di Hernanes ed illuse la Lazio con il suo sesto centro stagionale. Ora Reja sta pensando di concedergli un’altra chance. Potrebbe tornare affiancare Zàrate, sfruttare le rifiniture del talento di Recife, che in questo caso si andrebbe a sistemare come vertice alto del rombo. Il possibile ritorno alle due punte metterebbe a rischio la presenza di Sculli, al quale però, va detto, difficilmente Reja rinuncia. Intanto, ieri in allenamento il calabrese si è mosso al fianco di Rocchi. Il capitano è ormai definitivamente uscito da un tunnel lungo 4 mesi: contro il Parma dovrebbe quantomeno tornare nell’elenco dei convocati. Altra buona nuova il rientro in gruppo di Mourad Meghni, che ha superato il problema muscolare. La ripresa degli allenamenti è prevista oggi alle ore 10.30 e alle ore 15:00.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]