L’Inter vuole mettere in cassaforte la sua undicesima vittoria consecutiva su undici trasferte giocate. Dopo aver sbancato Torino e Belgrado, per la truppa di Stramaccioni è arrivato il momento di confrontarsi con l’Atalanta di Colantuono. Gara ricca di insidie, contro una squadra solida e pericolosa, la seconda squadra dopo la Juventus ad aver mandato il Napoli al tappeto. Come di consueto, Stramaccioni parla in conferenza dalla Pinetina di Appiano Gentile alla vigilia della gara. FcInterNews.it vi riporta le sue dichiarazioni integrali di seguto.
Quali sono le insidie di questa partita?
Io rispetto tantissimo l’Atalanta, sta facendo benissimo dopo la sosta. Seguo spesso Colantuono che sta facendo un ottimo lavoro. Se n’è parlato anche poco. Sono organizzati e solidi, pur avendo sei giocatori di qualità dal centrocampo in su. Non c’è un distruttore di gioco e loro riescono sempre a essere molto quadrati e organizzati. Hanno battuto Napoli e Milan, noi la rispettiamo come una partita di grande impegno.
Quali sono le condizioni degli infortunati?
Non è un momento fortunato in chiave infortuni. Deve essere una spinta, non un alibi. Non dobbiamo guardare a quello che ci manca, perché ci faremo trovare preparati. Una squadra che vuole diventare grande non deve prescindere da nessuno.
Ha parlato con Sneijder?
Io ho un ottimo rapporto con Wes. Parliamo insieme tutti i giorni, lui vuole rientrare. La squadra sta andando bene e sa di poter dare il suo contributo. Il valore tecnico non è in discussione. Adesso è ovvio che d’altro canto c’è la parte medica. Nell’ultimo riscontro il dottore gli ha dato l’ok per lavorare sul campo. Rapetti seguirà con lui un programma specifico, c’è massima attenzione in ogni dettaglio. E’ normale che vuole rientrare, non ha nessun problema col gruppo.
Un quadro degli infortunati?
Il giocatore più vicino al rientro è Coutinho tra quelli di lungo corso. Nella prossima settimana tornerà in gruppo. Ranocchia e Samuel sono monitorizzati.
C’è il rischio di esaltarsi troppo?
Non possiamo farci prendere da un eccessivo entusiasmo. Abbiamo il Napoli dietro di noi, squadre che fanno bene come Fiorentina, Roma e il Milan che si sta riprendendo. Domenica c’è una gara dal coefficiente di difficoltà altissimo, sia per l’avversario che le nostre condizioni. L’Inter ha provato a vincere a casa della capolista e ci è riuscita. Conosciamo bene i loro punti di forza.
Quali sono le condizioni di Obi e Mariga? Da romano guarderà il derby?
Mariga, d’accordo col dottor Combi giocherà un tempo con la Primavera. Per noi sarà un test importante, già un giocatore che va in campo è in una fase avanzata del recupero. Su Obi c’è la massima attenzione, ce la stiamo prendendo con grandissima cura. Deve rientrare quando il dottore e lui si sentiranno pronti per farlo rientrare. Non do dei tempi perché sarebbe una cosa senza cognizione di casa. Il derby? Ho tanti amici, è una partita molto sentita tra due squadre che stanno lottando per una posizione nella parte alta della classifica.
C’è un’Inter tipo?
Una serie di determinate situazioni ti aiuta a consolidare. Non c’è un’Inter tipo. Da una parte potrebbe essere visto male, dall’altra bene. C’è una base di giocatori che ha dimostrato l’esistenza di punti fermi dell’organizzazione. Secondo me in altri ruoli può giocare chi sta meglio. Possiamo anche essere imprevedibile, non c’è un’Inter tipo. C’è una squadra solida.
Un parere tecnico su Balotelli, un gol in 11 partite?
E’ un giocatore di grande qualità che soprattutto nell’ultimo europeo ha dimostrato il suo valore. Credo che quento non sia una novità, per quanto riguarda la situazione in Inghilterra non saprei dare un giudizio.
Cosa ne pensi della vicenda di Twitter e di Sneijder?
Quest’anno d’accordo con il team manager Cordoba abbiamo stabilito un regolamento che non divulgo, deciso da me. Non puoi esprimere giudizi sulla nostra squadra o sul momento, se non autorizzato dalla comunicazione, dall’allenatore o dal team manager. QUesto perché dobbiamo comunicare dall’esterno in un certo modo. Voi sapete di Sneijder, ma sono stati multati già altri giocatori. E’ una cosa nostra interna e ne tutelo la nostra privacy, non ci sono segreti.
Guarderà la Juventus?
Non mi cambia nulla il risultato della Juventus perché è troppo presto. Questo ragionamento lo puoi fare a poche dalla fine, detto questo il calendario è frutto delle coppe europee. Quindi noi che giochiamo il giovedì notte in trasferta, spesso giocheremo come ultime gare. Io guarderò la Juventus, come guarderò il Napoli ma solo come cultura mia. Nessun risultato condizionerà il mio atteggiamento all’undicesima giornata.
Riuscite a ragionare a lungo termine?
Siamo riusciti a inanellare una serie di risultati consecutive pur non avendo un calendario ottimo. Io non riesco a ragionare a lungo termine. Nel nostro miglior momento di campo, abbiamo più problemi di numeri e di giocatori. Dover onorare due competizioni con pochi giocatori poteva essere un problema, la qualificazione ci fa stare più tranquilli. Non c’è da guardare solo la Juventus, anche il Napoli. Se la Fiorentina dovesse vincere in casa del Milan si candiderebbe tra le prime del campionato. I momenti psicologici vanno analizzati di volta in volta.
Sneijder non fa troppo la prima donna?
Se appare da fuori così vi posso dire che non lo è dentro. E’ sereno, scherza e ride con tutti. Lui è il grande nome dell’Inter che sta fuori. Da quando è tornato da Los Angeles ci ho parlato sempre.
Come hai vissuto questa settimana sui giornali?
E’ ovvio che sentirsi fare dei complimenti ti fa enormemente piacere. Io sono abbastanza freddo su queste cose, credo che non sia una cosa che porta dei vantaggi sentirsi bravi. Se la squadra fa bene è merito dei sacrifici che facciamo sul campo. So che nel campionato italiano basta poco per tornare a delle situazioni difficili. Non dobbiamo sbagliare con l’Atalanta sul piano della voglia e della fame.
[Mario Garau – Fonte: www.fcinternews.it]