Arriva Stramaccioni, noi di FcInterNews gli chiediamo subito come mai ha cambiato così tante volte modulo: “Non abbiamo cambiato modulo, abbiamo variato solo gli interpreti, il modulo non è mai cambiato realmente a parte la difesa a quattro. Il Partizan aveva una gran capacità di palleggio a centrocampo, Ilic veniva a dare una mano, Tomic doveva essere esterno ma anche lui veniva in mezzo e avevano una superiorità incredibile; abbiamo limitato questa superiorità con maggiore intensità. Markovic? E’ stato pericoloso solo sulle ripartenze, con la difesa schierata non è stato più pericoloso, ha delle qualità incredibili”.
Sesta vittoria consecutiva: “C’è un gruppo molto unito, abbiamo avuto difficoltà ma la squadra non si è allungata e la prestazione del secondo tempo è un segnale importante, abbiamo tanto da lavorare lo sappiamo e siamo contenti del risultato, ma c’è da fare. Certo non possiamo avere tutti al top, c’è qualcuno che sta bene e qualcuno che sta cercando ancora la migliore condizione. Nel primo tempo chi ha giocato meno era più contratto, Jonathan è stato messo in difficoltà da Markovic solo in due occasioni, ma come dicevo ha un’accelerazione impressionante e su quel piano può mettere in difficoltà tutti. Io vedo un grande gruppo, vedo tutti bene ma credo che qualche disparità di condizione ci possa stare.
Cosa ho detto ai ragazzi? Nel primo tempo il Partizan ci ha messo in ambasce, è venuto a giocarsi la partita e ci ha messo in difficoltà a centrocampo. Abbiamo letto bene la partita e siamo tornati in campo nella ripresa con un atteggiamento diverso. Handanovic ha dimostrato di essere uno dei migliori portieri d’Europa facendo una parata che vale come un gol. Complimenti al Partizan e ai miei giocatori.
Coutinho fino all’uscita era stato uno dei migliori, ha preso una botta alla caviglia e mi ha detto che si è girata nel contrasto, fino agli esami è difficile dare una valutazione, è uscita zoppicando, vediamo… Silvestre? Ha giocato, non giocava da Bacu, ho visto una prestazione attenta tutto sommato poi è normale che si può far meglio ma non l’ho visto in difficoltà. San Siro è esigente, ci sono giocatori che ci hanno messo un po’ a far capire quanto sono forti, vedete Ranocchia. L’importante è che io e la società abbiamo fiducia in lui e l’ho dimostrato schierandolo oggi in campo.
Siamo cresciuti nelle ultime partite, io ho il polso della situazione e sono soddisfatto della crescita ma c’è ancora molto da lavorare, perché anche oggi cambiando tanto rispetto al campionato qualcosa andava registrata. Stiamo crescendo non con 14 giocatori ma con 20-22. Oggi l’Inter ha giocato più di tutti ma penso che ancora non abbiamo trovato la giusta identità. Ma di sicuro da agosto siamo cresciuti tantissimo. Da domani si pensa solo al Bologna e ora la testa sarà solo a questa partita”.
[Domenico Fabbricini – Fonte: www.fcinternews.it]
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