Decisamente soddisfatto per la vittoria sul Chievo Verona, Andrea Stramaccioni risponde così ai giornalisti presenti in sala conferenze dopo il giro di interviste delle varie televisioni. Domanda di FcInterNews.it: quando hai saputo dell’indisponibilità di Kovacic cosa hai cambiato nell’undici e tatticamente? “Avevo provato tutte le soluzioni, un centrocampo con due interni come Gargano e Cuchu e Kovacic accanto a uno dei due. Kovacic è venuto a integrare un reparto con caratteristiche diverse, la sua presenza avrebbe dato un contributo diverso. Ma Gargano e Cambiasso hanno fatto benissimo”. Altra domanda di FcInterNews.it: che giudizio dai a Ranocchia e Juan, che non giocavano senza tutor dalla sconfitta contro il Siena dell’andata? “In altri momenti della stagione avevamo palesato una certa fragilità a quattro. Ma ora ci sono sei mesi di lavoro in più, stasera ci siamo persi Rigoni sul gol e altri due errori, ma la rete è arrivata per un errore di un centrocampista. Inoltre, con Stankovic e Kuzmanovic abbiamo giocatori che possono dare protezione alla difesa. Abbiamo tantissimo da lavorare, ma dobbiamo comunque giocare sempre da Inter, partite degne dei nostri colori. I ragazzi mi hanno dato una risposta oltre le aspettative”.
Cosa è cambiato in questa Inter a parte il risultato? “Nel calcio e nella vita ci sono momenti di passaggio. Noi ne attraversavamo uno difficile, col Siena abbiamo toccato il fondo. Da qui alla fine potremo perdere ancora, di certo non vogliamo più giocare con la mentalità di Siena. I ragazzi mi hanno dato una grande dimostrazione sul campo. Ora ci aspettano gare impegnative, dobbiamo affrontarle con questo spirito. La prima cosa detta ai ragazzi lunedì è che eravamo noi quelli arrivati a -1 dalla Juve, non potevamo essere quelli usciti male dal Franchi”. L’Inter ha iniziato a fare fatica nella manovra dall’addio di Motta.
Pensi che Kuzmanovic sia sottovalutato rispetto a quanto può dare? “Nella brutta esibizione di Siena in lui avevo intravisto una prestazione interessante. Era un giocatore in arrivo il 30 giugno, l’infortunio di Mudingayi ci ha fatto accelerare. Con Stankovic ha caratteristiche diverse dai centrocampisti che avevamo in rosa. Anche oggi ha fatto ciò che gli avevo chiesto, proteggere la difesa e darci i tempi per iniziare l’azione. Anche sulle palle inattive può aiutarci, siamo andati in sei a saltare in area dopo tanto tempo”. Sei passato al 4-3-3, questa svolta pensi sia duratura? Nei tre di centrocampo si vedrà Guarin? “Certo, se non lo vediamo a centrocampo è difficile che giochi in attacco o in difesa. Noi avevamo giocato così con la Sampdoria e con l’Atalanta, magari con interpreti diversi. Anche nella nostra striscia di vittorie spesso abbiamo giocato a quattro. Normale che il passaggio alla difesa a tre in quel momento della stagion secondo me era un passaggio obbligato per restituire sicurezza alla squadra. Assetto che cozzava con i tre attaccanti inevitabilmente. Ma è important che l’Inter abbia una trazione anteriore, lavorerò per andare avanti fino alla fine della stagione così, anche in prospettiva futura”.
Quant’è felice del ritorno di Stankovic? Giocherà da vertice basso? “Quando sta bene può giocare ovunque a centrocampo, la prima cosa che ho fatto da allenatore dell’Inter è mettere lui in cabina di regia. Da Parma l’anno scoso non l’ho più avuto, per me il suo recupero è doppio come calciatore e come uomo. Con Zanetti rappresenta la memoria storica dell’Inter. Inoltre, mi traduce cosa devo dire a Kovacic (scherza, ndr). Uno di quei giocatori inestimabili”. Sul derby: “Era una battuta definirla un’amichevole. Questa partita la sentivo anche ai tempi della Primavera, avete visto all’andata come ho perso l’aplomb”.
[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]
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