Dichiarazioni in conferenza stampa per Andrea Stramaccioni, dopo la sfida contro il Cluj. Arrivato nella sala stampa, l’allenatore nerazzurro parte con l’analisi dell’infortunio di Milito: “Onestamente, con sincerità, vi dico che anche personalmente è stato un dispiacere vedere il problema di Milito. É successo a pochi metri dalla panchina, ho pensato al dolore di Diego. Da domani guardiamo avanti, ma lui è un ragazzo fantastico a cui tutti vogliono bene come uomo prima che come giocatore, dall’ultimo magazziniere al presidente passando per me. Poi c’è l’aspetto calcistico, e non serve che sottolinei quanto per me Milito è importante avendo anche caratteristiche uniche, essendo lui l’unica punta centrale veramente d’area. Con questo sistema di gioco perdiamo quindi la freccia principale del nostro arco, ovviamente con rispetto per Palacio, Cassano, Rocchi e gli altri. Ma Diego è Diego”.
Al ritorno il Cluj mira a fare subito gol, “ma noi siamo contenti di stasera. La qualificazione non è chiusa, dovremo dare tutto in Romania per chiudere il discorso”. Gli infortuni intanto condizionano sempre di più l’Inter, Stramaccioni commenta così: “Onestamente, anche se non amo parlare di sfortuna, credo che nel caso degli infortuni il computo per noi sia molto negativo. Questi sono infortuni particolari, ne capita uno su cento, non c’è responsabilità. Mi vedete un po’ più giù, ma domani ripartiamo di slancio. Ripeto che il mio dispiacere è prima di tutto per l’uomo Milito”.
A domanda di FcInterNews.it: quell’Inter a trazione offensiva di cui parlavi va cambiata visto il ko di Milito? E Cassano ora avrà più responsabilità? “Sto vedendo un grande lavoro di tutti, dalla nostra difesa fino ai centrocampisti. Non cambierà nulla, ma sicuramente le caratteristiche dei giocatori sono diverse rispetto a quelle di Milito. Quindi sono tipologie diverse, io ho scelto comunque un’Inter offensiva e non mollo questa strada. Palacio e Cassano si prendono già tante responsabilità e le prendevano già con e senza Milito, invece adesso per Guarin, Alvarez e Rocchi ci sarà qualche responsabilità in più”.
Applausi invece per Mateo Kovacic, “perché difficilmente un 18enne all’esordio a San Siro può far meglio di quanto fatto da Mateo. Ha sempre voluto il pallone, aveva personalità nell’andarsi a riprendere palloni come un veterano. Può succedere quando tocchi tantissimi palloni di perderne alcuni, ma ha qualità importantissime e si è visto. Ora riflettori spenti e lasciamolo lavorare, ma l’investimento dell’Inter è su un talento vero”. Stramaccioni invece mostra stima per il Cluj: “Rispetto loro, il loro parco giocatori e il loro allenatore. La partita di ritorno è aperta, andremo in Romania a giocare con rispetto per avversario e gara. Vogliamo qualificarci, tutto resta aperto. Il 2-0 è comunque un buon risultato, gli altri devono fare quattro gol se al ritorno riesci a farne uno. Dovrò gestire le energie, anche se la lista europea è ridotta; da domani la testa è alla Fiorentina ma secondo me siamo sulla strada giusta”.
[Fabrizio Romano – Fonte: www.fcinternews.it]