Andrea Stramaccioni è ancora scuro in volto quando si presenta in sala conferenze per rispondere alle domande dei giornalisti dopo Inter-Atalanta. Ecco il suo botta e risposta:
Domanda di FcInterNews.it: è stato il rigore a causare il blackout o l’inserimento della seconda punta da parte di Colantuono? Non ti senti personalmente preso per i fondelli?
“Non è la locuzione giusta, percepisco poco rispetto per questa maglia, per questi colori e tifosi. Lo percepisco per quello che vedo e sento. La differenza tra un errore e qualcosa che non è accaduto è questa. In questa stagione abbiamo sempre messo la faccia, ci è successo di tutto. Non c’è nulla di male per un allenatore che in una partita del genere, con un arbitro che inventa una cosa, si arrabbi. Poi i miei giocatori, che sono uomini, hanno avuto un blackout. Ci sono stati dieci minuti così, ci fa male e siamo arrabbiati con noi stessi. Ma l’episodio di oggi è il non plus ultra dallo scorso 3 novembre. Poi, sulla palla di Ranocchia c’è la mfotografia del nostro momento. Mai parlato di dietrologia, solo di episodi che decisdono le partite. Se gente con esperienza dice che ci sono cose strane in campo… Siamo rimasti 5 minuti in campo a chiederci cosa avesse fischiato l’arbitro. Detto questa brava l’Atalanta, ma non meritavamo di perdere e se Ranocchia avesse segnato avremmo almeno preso un punto”.
Come mai l’Inter viene trattata da un anno a questa parte da provinciale?
“Sono convinto che non ci sia nulla di premeditato, altrimenti mollerei. Ma a questi livelli si decidono troppe cose, se avessimo vinto si parlerebbe di un’Inter trionfale. Sono triste e amareggiato, lavori tanto. Siamo stati 3 giorni a caricarci, peccato, è anche colpa nostra ma sono convinto che la partita era in controllo ed eravamo più pericolosi noi”.
Quando vengono concessi 3 minuti di recupero cosa si deve pensare?
“Il problema è che sono cose che rendono tutto amaro perché non ho una squadra di 19enni, ho giocatori pieni di cicatrici, con mille battaglie alle spalle. Per me che sono l’ultimo arrivato vedere loro increduli è strano. Dicevo al quarto uomo chi gliel’avesse fatto fare a fischiare quel rigore. Poi magari avremmo perso lo stesso, ma un episodio del genere in questa situazione ti dà una rabbia enorme”.
L’Atalanta ha segnato tre gol a difesa piazzata.
“Abbiamo commesso un errore sul primo gol, abbiamo perso il taglio sul secondo palo di Bonaventura. Il terzo gol è frutto di due rimpalli, l’ultimo è stato un gol pazzesco di Denis. Il grave errore è la prima rete”.
Che umore c’è nello spogliatoio dopo una sconfitta che rende improbabile il terzo posto?
“Finché la matematica non dirà il contrario io ci crederò, in campo si è vista una grande voglia. Questa come qualità, fino al rigore, è stata una delle migliori partite dell’Inter. Anche stasera dover mettere un difensore in attacco ci penalizza, ci fosse stato un attaccante al posto di Ranocchia forse avrebbe segnato. Avessimo vinto saremmo a 5 punti dal Milan, un’impresa. Dobbiamo riprenderci psicologicamente, tra sette giorni abbiamo il Cagliari sperando che il terreno sia adeguato, poi la semifinale di Tim Cup a cui teniamo tantissimo. Dobbiamo crederci”.
Pensi che l’infortunio di Cassano sia serio?
“La dinamica è quella, il suo colpo di tacco ha sollecitato la parte posteriore della coscia e ha sentito dolore. Ho deciso di sostituirlo subito per evitare peggioramenti, però a dieci giorni dalla partita di coppa non sarei così ottimista. Però è un altro episodio sfortunato”.
Dire che magari a fine stagione ti cacciano è una tua sensazione?
“No, il presidente è ancora con me. Non voglio dire che c’è un disegno o altro, solo che l’arbitro ha fischiato qualcosa che non c’era. Non è come il contatto Cassano-Chiellini, stavolta è stato fischiato qualcosa che non esiste, che 22 giocatori non hanno visto e l’arbitro si è preso una responsabilità”.
Contro il Cagliari hai in mente novità?
“Il pericolo è la difficoltà nel ricambio. Rocchi a fine partita era stanchissimo, credo che la formazione iniziale contro il Cagliari sarà simile a questa, certo dovrò mettere in campo una squadra pericolosa ma prima devo valutare Cassano. I nostri ragazzi della Primavera sono ancora acerbi e questo ci rende l’emergena più gravosa. Poi sta all’allenatore trovare soluzioni”.
[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]
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