Stramaccioni: “Siamo arrivati in condizioni difficilissime, la sosta arriva al momento giusto”

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Dopo il pareggio ottenuto in volata contro il Genoa, Andrea Stramaccioni si presenta in conferenza stampa, parlando in primo luogo   dell’approccio della squadra: “Già in vacanza? No, abbiamo magari faticato nel primo tempo ma siamo arrivati in condizioni difficilissime, in cui qualcuno si sarebbe tirato fuori. Gargano aveva una caviglia gonfia, Cambiasso è recuperato ieri, altri hanno stretto i denti. Sono contento per quello che hanno dato i ragazzi, avere la capacità di reagire e avere rammarico per il gol sbagliato da Livaja vuol dire avere gli attributi per reagire. La sosta arriva al momento giusto”. Ma perché quest’atteggiamento offensivo solo negli ultimi minuti? “Secondo me c’è stata una componente psicologica. Abbiamo iniziato bene, poi ci siamo un po’ persi. Ho chiesto un sacrificio tecnico a Chivu che facesse il playmaker basso, e nel secondo tempo si sono visti i benefici con le occasioni avute da Palacio. Poi è arrivata la doccia gelata, ma in altre condizioni avremmo potuto perderla, ma poi abbiamo avuto il rammarico per le occasioni perse. Ho chiesto di allargare le porte…”.

Si aspettava un Genoa così bloccato sugli esterni? “Credo che Delneri abbia voluto bloccare le nostre fonti, difendendo quasi a sei. Purtroppo, lo sviluppo centrale ci manca un pochino, Chivu ha sbloccato un po’ la situazione mettendo in difficoltà il Genoa. Poi magari vai in vantaggio, loro si aprono e noi facciamo altri gol. Ora recuperiamo tutti, iniziamo il 2013 da secondi o da terzi, e con grande voglia. Rispetto al 1° aprile, per me ci aspetta un bel 2013. Poi, se il presidente…”.

FcInterNews.it gli chiede se sarà sufficiente questo organico visti gli infortuni per affrontare l’anno nuovo? “Ogni organico si può perfezionare; abbiamo fatto cinque mesi alternando grandi cose ad altre dove si deve lavorare. Ma il bilancio è molto positivo, giri la boa avendo comunque un calo per via dei pochi ricambi, ma tutte le altre lo hanno avuto. Ci ripresentiamo il 2 gennaio per dare battaglia fino alla fine. L’importante è esserci, poi magari può arrivare qualcun’altro”. Tornando sulle lacune dell’organico, serve più un centrocampista di un vice-Milito? “Le caselle sono di differente entità. Il vice-Milito può completare un pacchetto evitando che si tiri la croce ad un ragazzo di 20 anni per il gol sbagliato e dando la possibilità di cambiare volto all’attacco. Il centrocampista è un discorso diverso, nel momento in cui abbiamo costruito la squadra avevamo centrocampisti con determinate caratteristiche. In certe gare molto equilibrate può essere sufficiente la qualità davanti, in altre con avversari più chiusi chi può dare linee di passaggio più difficile può fare la differenza. E’ un’evoluzione del progetto, Chivu mi ha dato qualità in più, Cambiasso ha giocato più alto e la difesa non doveva preoccuparsi degli inserimenti”.

In chiusura, un’immagine personale e dell’Inter nel 2012: “Al primo posto la nomina ad allenatore dell’Inter. Faccio tanti errori, e me ne scuso, ma essere allenatore dell’Inter mi rende felicissimo. Per l’Inter dico che abbiamo creato un gruppo unito, con delle regole. Facciamo un grande 2013!”

[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]