Da Sky arriva Andrea Stramaccioni, felicissimo per il 2-1 sul Napoli che rilancia l’Inter e la pone nuovamente al secondo posto in classifica: “Sicuramente la nostra partita era preparata per togliere al Napoli le loro sicurezze. Avere pochissimi metri alle spalle, non consentire a Cavani di mettere in moto le sue qualità e ridurre gli spazi ad Hamsik. In Serie A devi sempre preparare i match in maniera diversa: a Torino facemmo la partita, oggi era diverso. Bisogna conoscere i propri pregi e difetti”.
Dopo questa vittoria ci sarà la svolta di altissimo profilo? “Non lo so. É una vittoria importante e gli scontri diretti ci fanno capire che ce la giochiamo con tutti. Tocca a me dare ai miei giocatori la possibilità di esprimersi al meglio. Oggi faccio i complimenti per aver arginato questo Napoli”.
É questo il vero Guarin? “Oggi gli avevo chiesto una partita quasi da trequartista dietro le due punte. Poi quando il Napoli ha cambiato, gli ho chiesto il sacrificio dalla parte di Zuniga. Grande partita lui come tutta l’Inter”.
Ma come vuole la sua Inter Stramaccioni nel futuro prossimo? Serve un playmaker? “Analisi condivisibile. Il Napoli è con Mazzarri al suo terzo anno e, stagione dopo stagione, ha trovato i giocatori idonei per il progetto. Per me è il primo anno e sono soddisfatto. Normale manchi qualcosa, ma l’importante è che il gruppo sia unitissimo. Poi io posso preparare tutto quello che voglio, ma se i ragazzi non lo mettono in pratica… Oggi mi sta bene tutto così com’è. Ho grande rispetto per i miei: possiamo individuare dei profili per il futuro per perfezionarsi, anche un regista che ci manca, però ci può stare”.
Lo schema sull’1-0? “I ragazzi fantastici perché è uno schema che coinvolge quasi 10 giocatori. Son ostati perfetti tempi ed esecuzione: sapevamo che difendevano a uomo e potevamo portarli in una zona interessante nell’area. Tutti molto bene”.
Cambiasso praticamente perfetto anche oggi: da clonare? “Ce ne sarebbero 4-5 da clonare. Cuchu può fare tutte e due le posizioni: capisce il posizionamento. Lui e non silvestre perché avevo bisogno meno di un marcatore e più di uno che leggesse i movimenti dell’avversario”.
Perché Guarin e non Palacio? “Il Napoli è troppo fisico e qualitativo in mezzo al campo e avrei esposto a un rischio troppo grande l’equilibrio della mia squadra. Oggi il tridente non sarebbe stato intelligente. A differenza di Juve e Fiorentina, il Napoli verticalizza benissimo e ti ritrovi Cavani davanti al portiere”.
Ai microfoni di Premium Calcio, Strama scherza sul ruolo di anti-Juve: “Da quanto ci avete mollato questo epiteto siamo crollati. Siamo anti-niente. Ogni domenica c’è un’anti-Juve e puntualmente perde il secondo posto. Avevamo preparato questa gara nella maniera più opportuna per togliere i punti di forza del Napoli, rispetto agli altri scontri diretti dovevamo interpretarla diversamente, ci dovevano essere meno metri possibili fra il nostro ultimo difensore e Handanovic.
Rischio Guarin? Se fai l’allenatore dell’Inter devi avere le tue idee e la tua personalità, perché se non sei convincente e convinto non puoi convincere i tuoi giocatori. Oggi i ragazzi sono stati fantastici, posso far loro solo i complimenti. Ci fa piacere essere secondi, ma già da domani mattina dovremo pensare alla prossima partita contro la Lazio.
Il lavoro di Zanetti e Gargano? Hanno fatto da mediani più che interni, permettendo a Guarin di spostarsi sulla trequarti, poi nel secondo tempo Guarin si è spostato esterno destro contro Zuniga. Credo sia stata una grande partita di Gargano e Zanetti, hanno limitato Hamsik e i loro attacchi.
Sul cambio di Cassano: “Nel primo tempo faceva un po’ fatica a respirare, stavo anticipando il cambio, lui mi ha chiesto altri cinque minuti. Poi però ha preso il palo e allora l’ho levato (ride, ndr). Gli arbitri? Sono migliorato tantissimo a vista d’occhio, ero marcato a uomo dal quarto uomo che, poverino, svolge il ruolo più duro di tutti perché deve stare fra le due panchine, faccio progressi ragguardevoli.
Cambiasso arretrato? poteva aumentare la qualità del nostro palleggio difensivo, avevo bisogno di un libero, di un giocatore che fosse in grado di chiudere le traiettorie. Conte speciale? Io sono il Normal One. Non normalone, sembrerei sovrappeso e io ci tengo alla linea”.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]
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