Il giorno di Ibra. La notte di Totò. Ibrahimovic e Di Natale, ecco a voi il mercato che si accende, buon divertimento. Ce lo ricorderemo questo 24 Agosto appena concluso: Diego che se ne va al Wolsburg (17 più bonus) con tanti saluti all’Italia che non l’ha capito, Marotta che chiama la famiglia Pozzo per il capocannoniere dell’ultima serie A, tutto in mezza giornata. L’offerta è di 6 milioni all’Udinese, un triennale a Totò, Udine che insorge durante la presentazione della squadra, lui che deve in qualche modo rispondere alla sua gente ma è naturalmente imbarazzato, forse non era il caso di mandarlo in piazza mentre il suo procuratore viaggiava verso Torino.
Storie di mercato, storie di telefonate bianconere. Come quella di Marotta, sempre lui, all’amico Gil, padrone dell’Atletico Madrid. Perché la Juve ha chiesto ufficialmente anche Forlan, ci ha pensato poco prima di Totò e forse potrebbe pensarci ancora in caso di divorzio con Iaquinta. Dall’Atletico, però, il no è stato secco, dalla Spagna non sorprendetevi se arriverà invece Capdevila, esterno sinistro che al Villareal potrebbero cedere, eccola la Juve sempre pronta. Anche per Burdisso: la Roma è preoccupata, se non chiude entro il week end la fedeltà dell’argentino potrebbe traballare, ci credono a Torino per un clamoroso colpo di coda. Clamorosa è anche la trattativa per Ibra al Milan, forse è meglio non illudersi troppo per non rimanerci male. Galliani ci proverà, ha avuto l’ok di Berlusconi ma non ancora i soldi dello Schalke per Huntelaar (che non ha ancora accettato).
La prima proposta sarà di uno scambio di prestiti con Borriello: il Barcellona non fa salti di gioia, preferirebbe in cambio uno tra Pato, Thiago Silva e Pirlo (meno impossibile dei primi due). L’alternativa è comprarlo tutto, Ibra. E qui il Barca ha già fatto un prezzo, 35/40 milioni cash, senza contropartite: fate due calcoli, aggiungete il contratto di Ibrahimovic e capirete perché Galliani resta prudente, perché l’impresa è possibile solo con un mega assegno circolare. Nell’attesa, l’Inter sta cedendo Obinna al West Ham, ha già detto no all’Udinese per Biabiany (era il primo della lista per ereditare la maglia di Di Natale), spera che il Liverpool accetti qualche pedina di scambio per dare l’assalto finale a Kujt. Il finale è del Napoli: Bigon ormai è lo specialista delle cessioni, ha convinto Zalayeta ad accettare un’irrisoria buonuscita e soprattutto il trasferimento in una sconosciuta squadra turca, il Napoli risparmierà quasi due milioni lordi.
E poi Sosa, in arrivo dopo l’Elfsborg. Due milioni al Bayern che ne aveva chiesti il doppio e quella voglia matta di Napoli che ha contagiato pure il “Principito”. Non ha voluto un euro in più, anzi se n’è giocati una parte a premi, come alla lotteria. Solo se lui e il Napoli faranno bene, il suo ingaggio sarà lo stesso che prendeva in Germania. Chiamateli bonus, chiamatele scommesse. Chiamatelo pure mercato dei sogni.
[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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