Nel corso del convegno sono stati approfonditi gli aspetti legali richiamati dalla nuova normativa, dalla nuova contrattualistica che ne nascerà e dagli eventuali contenziosi
MILANO – Presso la nuovissima e prestigiosa sede dell’Istituto Galeazzi – Sant’Ambrogio, la più recente delle strutture del Gruppo San Donato, partner della Federazione, si è svolto il Convegno sulla riforma del lavoro sportivo.
L’appuntamento, organizzato da STF e Coscuma, ha raccolto l’attenzione di oltre 200 dirigenti sportivi e rappresentanti di società, alle prese con le nuove norme in merito alla riforma.
La giornata è stata introdotta dall’Ad dell’Istituto Galeazzi – Sant’Ambrogio, Roberto Crugnola, quindi da Massimiliano Di Mambro e da Dario Gennaro, tutti in rappresentanza del Gruppo San Donato.
Quindi il vice presidente Francesco Bettoni ha portato il saluto della Federazione e del Presidente Roda, introducendo all’argomento della riforma.
A questo punto si è composto il tavolo dei relatori, composto dallo stesso Bettoni, dalla presidente STf Roberta Cataldi e dal direttore STF e Coscuma Giacomo Bisconti. Le relazioni in materia di lavoro sportivo sono state esposte da Donato Foresta, commercialista e docente della Scuola dello Sport del Coni Lombardia e da Matteo Pozzi, avvocato e anch’egli docente della Scuola dello Sport del Coni Lombardia.
Foresta ha esplorato tutte le possibilità contrattuali che vengono consentite dalla nuova riforma del lavoro sportivo, mettendone in evidenza pro e contro, in relazione ai contributi previdenziali, assistenziali e alla tassazione. Di seguito ha illustrato quali sono gli adempimenti che la nuova normativa introduce.
Pozzi ha quindi approfondito gli aspetti legali richiamati dalla nuova normativa, e quindi dalla nuova contrattualistica che ne nascerà e dagli eventuali contenziosi.
Attenzione massima nell’uditorio, di fronte a una materia di estrema attualità e utilità per tutte le società sportive.