Nella sede dell’Hellas Verona FC per lanciare tutti insieme un messaggio contro il razzismo e ogni forma di discriminazione
VERONA – Alessandro Berardi, portiere dell’Hellas Verona, e Alessia Pecchini, difensore dell’Hellas Verona Women, protagonisti dell’incontro con i ragazzi della Junior TIM Cup, il torneo di calcio a 7 promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano. Il progetto educativo-sportivo coinvolge i giovani di tutta Italia in un torneo nazionale a cui si affiancano le iniziative a sostegno della campagna “Keep Racism Out” per contrastare ogni forma di discriminazione
Nella giornata di ieri, lunedì 25 marzo, l’Hellas Verona ha ospitato l’ottava tappa della Junior TIM Cup – Keep Racism Out, il torneo giovanile di calcio a 7 promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano, che quest’anno festeggia l’undicesima edizione. I rappresentanti del Club gialloblù hanno accolto nella propria sede i ragazzi del Seminario Minore di Verona, che hanno potuto trascorrere un pomeriggio indimenticabile a fianco di due protagonisti gialloblù, un calciatore della Serie A TIM e una calciatrice e psicologa della Serie B femminile.
A prendere parte all’incontro targato `Keep Racism Out` – la campagna volta a sensibilizzare i giovani, e non solo, sul fenomeno del razzismo e ogni forma di discriminazione – sono stati Alessandro Berardi, portiere della Prima squadra maschile, e Alessia Pecchini, difensore dell`Hellas Verona Women, che hanno raccontato ai ragazzi presenti la propria esperienza calcistica, sottolineando l’importanza del rispetto e della collaborazione nello sport come nella vita. I giovani atleti hanno quindi donato a Berardi e Pecchini la maglia `1 di Noi`, simbolo della competizione JTC – KRO. Presenti all’appuntamento, a sottolineare la sinergia tra sport di base e professionistico, anche alcune ragazze del Settore Giovanile dell’Hellas Verona Women. Fratellanza, cooperazione ed integrazione sono infatti i valori di cui lo sport e la Junior TIM Cup – Keep Racism Out vogliono farsi portavoce, guidando le giovani generazioni in un percorso che metta accoglienza e fairplay sempre al primo posto.
Queste le dichiarazioni di Alessandro Berardi durante l`incontro: “Da quando sono piccolo ho sempre giocato insieme a calciatori che hanno fatto esperienze diverse dalle mie, e proprio grazie a questi rapporti ho capito quanti ragazzi hanno vissuto momenti incredibili all`interno della loro carriera. Per me potersi confrontare con persone di altre culture è da sempre un`opportunità magnifica, che penso ci faccia crescere e ci aiuti a capire molte cose. Il calcio, in questo senso, può sicuramente essere uno strumento di inclusione, può aiutare tanti ragazzi giovani a comprendere cos`è il razzismo e ad esorcizzarlo. Per me il calcio è felicità, significa poter stare con i compagni, in un bel gruppo, ed è soprattutto vita. Il divertimento deve essere alla base, soprattutto quando si gioca a livelli non professionistici. Il messaggio che posso dare è quello di pensare solamente a divertirsi, soprattutto da piccoli. Crescendo bisogna avere poi anche degli obiettivi, perché per viaggiare serve una meta. Ma ognuno deve trovare la propria strada”.
Queste, invece, le parole di Alessia Pecchini, che oltre a essere un pilastro dell`Hellas Verona Women è anche psicologa dello sport: “Nel calcio è molto importante fare squadra, e per questo è fondamentale conoscere anche lingue diverse. Io stessa sono stata straniera all`estero, dove ho anche giocato, e aver avuto tante persone e compagne che parlavano in inglese per comunicare con me mi ha fatto sentire veramente inclusa. Per questo anch`io cerco di fare lo stesso da sempre con tutti. Lo sport, e soprattutto il calcio, sono strumenti fortissimi per dare il buon esempio. Noi calciatrici e calciatori dobbiamo fungere da esempi positivi, continuando ad impegnarci in questa direzione. Non sempre chi urla o si fa sentire in campo rappresenta chi è il più forte; credo invece che serva molta più forza e disciplina, ad esempio, per rispettare decisioni arbitrali, per subire un torto riuscendo però ad andare avanti, per mandare giù la rabbia in alcuni momenti di tensione, per non protestare. Quello penso sia il vero sintomo di forza e di coraggio”.
Insieme a Berardi e Pecchini, tra coloro che hanno dialogato con i ragazzi del Seminario Minore di Verona e stimolato la riflessione sulle tematiche del razzismo e della discriminazione, era presente anche Giulia Panebianco, dell’Ufficio Corporate Social Responsability di Lega Serie A.
La Junior TIM Cup, dalla sua nascita nel 2013 fino al 2023, ha coinvolto oltre 90.000 giovani, più di 6.650 oratori e organizzato circa 35.000 partite. Negli ultimi due anni la Junior TIM Cup ha sposato inoltre la campagna di Lega Serie A `Keep Racism Out`, che anche quest’anno coinvolgerà gli oratori del CSI su tutto il territorio nazionale tra incontri di riflessione e attività educative, che vedranno i campioni dei Club della Serie A TIM, educatori ed esperti interagire con i giovani partecipanti Under 14 del torneo.
Continueranno, inoltre, nelle prossime settimane, gli appuntamenti del torneo Under 14 dedicato agli oratori delle città le cui squadre militano nella Serie A TIM 2023/24. I giovani atleti saranno coinvolti in incontri di sensibilizzazione con i campioni del grande calcio, oltre ad essere ospiti dei Club nei tour degli stadi del massimo campionato, e in occasione delle partite della JTC – KRO che si disputeranno nei pre-gara dei match della Serie A TIM.