Tuffo nel passato, torniamo al Milan dei campioni, quello che nel maggio 1989 ha conquistato la Coppa dei Campioni, vent’anni dopo l’ultimo trionfo rossonero in questa competizione. Era il Milan di Berlusconi guidato da Arrigo Sacchi, arrivato sulla panchina rossonera appena due anni prima. Quella filosofia di gioco del tecnico di Fusignano, all’epoca rivoluzionaria, rivive sul tappeto verde dell’intramontabile Subbuteo grazie a questo video pubblicato lo scorso maggio.
Curato da Pier Luigi Pisa di Senza Filtri e riprese di Sonny Anzellotti e Luciano Coscarella il video vede il tecnico parlare della squadra che ha allenato, il suo schieramento in campo e alcune soluzioni offensive.
“Quando eravamo vicino all’area io volevo sempre tre giocatori che potevano essere Donadoni, Van Basten e Gullit oppure poteva essere Gullit, Van Basten e Donadoni oppure poteva Colombo, Gullit e Donadoni. Le posizioni non erano mai fisse, i sincronismi erano importanti”. Racconta Sacchi mostrando alcune soluzioni sul terreno di gioco in miniatura.
“Vedete si formano sempre dei triangoli e questo creava problemi alla squadra avversaria. Però erano molto importanti i tempi e le distanze. Voleva dire che già allora adesso ancora di più un passaggio di 10 metri un passaggio che tutti sono in grado di fare in Serie A, saranno precisi e veloci e rasoterra” quindi ha parlato di un movimento come un “organetto” facendo altri esempi dove ha citato anche il Napoli.
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